AGI – Questa mattina il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, alla presenza dell’assessore Andrea Catarci e della coordinatrice Ufficio Diritti Lgbt+ Marilena Grassadonia, ha proceduto alla trascrizione dei primi due atti di nascita esteri di figli di due mamme.
Si tratta di un bambino nato in Francia con madri italiana e francese e di una bambina nata in Inghilterra, con una coppia di mamme italo-inglese. Con questo atto, si spiega in una nota, si garantisce ai minori il riconoscimento della cittadinanza italiana con i relativi diritti e alle madri pieni doveri nei loro confronti. “Con questo atto – dichiara il sindaco – garantiamo ai bimbi il riconoscimento della cittadinanza italiana, con i relativi diritti, e alle madri pieni doveri nei loro confronti. Si tratta di due certificati già formati all’estero e, con questa trascrizione, riconosciamo quello che è già sancito nei loro Paesi di nascita, ovvero che questi bambini hanno due mamme, e non solo una. Un atto normale, giusto, doveroso, pienamente legittimo perché ci sono sentenze chiarissime in merito, e sarebbe davvero sbagliato e ingiusto non procedere alle trascrizioni o farlo in modo parziale. Lo avevamo detto e lo abbiamo fatto. Roma Capitale, con coerenza, è in prima linea nella promozione dei diritti e contro ogni forma di discriminazione. Poniamo fine all’indefinitezza e alla mancata assunzione di responsabilità”.
Per Gualtieri, “è maturo il tempo di dare al Paese una legge chiara per le famiglie omogenitoriali, che garantisca gli stessi diritti che sono riconosciuti in tutta Europa. L’amministrazione, con questo gesto concreto, ribadisce con forza di essere al fianco della comunità Lgbt+. Rendiamo tutti insieme Roma una città che non discrimina nessuno, sempre più’ aperta, accogliente, inclusiva, una vera Capitale dei diritti per tutte e per tutti”.
“Con le prime due trascrizioni volute dal sindaco – spiega Andrea Catarci, Assessore alle Politiche del Personale, Decentramento, Partecipazione e Servizi al Territorio per la città dei 15 minuti – si garantisce la doppia genitorialità a minori nati all’estero figli di due mamme e, insieme, la cittadinanza italiana in aggiunta a quella che già si aveva, restituendo alle loro famiglie serenità e dignità. Miglior modo di suggellare l’alleanza con la comunità Lgbt+ prima del Pride non poteva esserci”. “Le grandi cose sono fatte di gesti semplici, la firma di questo atto è la dimostrazione che le battaglie giuste spesso si vincono. Alla vigilia del Roma Pride la trascrizione di oggi assume un’importanza ancora maggiore soprattutto alla luce della situazione politica attuale. Sappiamo che si tratta di un primo passo e che la strada da percorrere e’ ancora lunga, ma oggi Roma conferma di procedere nella giusta direzione, quella dei diritti. Un grazie al nostro Sindaco per essersi assunto insieme a tutti noi la responsabilità di questa firma che consente a due bambini di vivere finalmente sonni più’ tranquilli e di essere pienamente tutelati nei loro affetti”, commenta Marilena Grassadonia, coordinatrice Ufficio Diritti Lgbt+ di Roma Capitale.