• 25 Novembre 2024 19:32

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La Fiorentina è pronta per la finale di Conference League

Giu 7, 2023

AGI – “Gare come quella di domani sono sfide dove il dettaglio fa la differenza, e se le affronti con sacrificio, attenzione, cuore e massima concentrazione, mettendo grande qualita’ e giocando nel migliore dei modi, penso che puoi avere maggiori chance di vincere. In questa stagione abbiamo dimostrato di poter avere queste caratteristiche, quindi domani dobbiamo fare il massimo, sapendo che ci giochiamo qualcosa di straordinario”.

È un Vincenzo Italiano carico, determinato e anche un po’ emozionato quello che parla alla vigilia della finale di Conference League che attende la sua Fiorentina a Praga contro il West Ham, coi viola reduci da un percorso europeo davvero pieno di passaggi positivi, che però adesso tutti nel gruppo gigliato vogliono concludere al meglio.

Il West Ham “è una delle squadre più forti di questo torneo ed è arrivata fino in fondo, quindi i valori iniziali sono stati confermati da parte loro – ha evidenziato Italiano – Pero’ se siamo arrivati in finale qualche pregio ce l’abbiamo anche noi, quindi cercheremo di giocarci tutte le nostre chance e le nostre carte. Sono convinto che arriviamo carichi, in fiducia, soprattutto per il percorso fatto in entrambe le coppe e per il grandissimo girone di ritorno in campionato, quindi ci faremo trovare pronti”.

“È un grande orgoglio essere qui e poterci giocare la possibilità di alzare un trofeo – ha aggiunto il mister dei toscani – Il West Ham è una squadra piena di giocatori di qualità, di un certo livello e di talento, forti fisicamente, che hanno corsa e malizia, che esprimono il loro calcio, e noi dovremmo stare attenti in tutto e per tutto. È una finale, ogni dettaglio fa la differenza”.

Lungo è stato il percorso europeo che ha permesso alla Fiorentina di arrivare in finale di Conference League, iniziato dal play-off contro il Twente, affrontando anche avversarie impegnative e gare molto difficili, come quella disputata in semifinale di ritorno a Basilea, dove per Italiano quadra ha dimostrato di avere “un cuore enorme perché quella è stata una partita incredibile dove avevamo un solo risultato a disposizione e abbiamo disputato una grande gara sotto tutti i punti di vista”.

“È una bella emozione, non vedo l’ora di vedere lo stadio gremito, cercheremo di dare il massimo perché raggiungere due finali in un anno è un traguardo incredibile. La prima è andata male, anche se ne veniamo fuori a testa alta, sapendo di aver messo in difficoltà una grande squadra e dobbiamo mettere quello spirito, quell’atteggiamento e quell’approccio che abbiamo avuto in finale di Coppa Italia, cercando di essere molto più qualitativi davanti, e non fare errori che possano costarci caro”.

Italiano, che non ha svelato chi fra Jovic e Cabral giocherà al centro dell’attacco, ha anche confessato come con questa esperienza in Conference League “mi sento più maturo, cresciuto tantissimo, con un bagaglio immenso perché questa per me era la prima esperienza europea, non vedevo l’ora di affrontare un qualcosa del genere ed è stato affascinante perché mi ha portato in giro per l’Europa, mi ha fatto conoscere avversari, affrontare idee e un calcio differente”.  

AGI – “Gare come quella di domani sono sfide dove il dettaglio fa la differenza, e se le affronti con sacrificio, attenzione, cuore e massima concentrazione, mettendo grande qualita’ e giocando nel migliore dei modi, penso che puoi avere maggiori chance di vincere. In questa stagione abbiamo dimostrato di poter avere queste caratteristiche, quindi domani dobbiamo fare il massimo, sapendo che ci giochiamo qualcosa di straordinario”.
È un Vincenzo Italiano carico, determinato e anche un po’ emozionato quello che parla alla vigilia della finale di Conference League che attende la sua Fiorentina a Praga contro il West Ham, coi viola reduci da un percorso europeo davvero pieno di passaggi positivi, che però adesso tutti nel gruppo gigliato vogliono concludere al meglio.
Il West Ham “è una delle squadre più forti di questo torneo ed è arrivata fino in fondo, quindi i valori iniziali sono stati confermati da parte loro – ha evidenziato Italiano – Pero’ se siamo arrivati in finale qualche pregio ce l’abbiamo anche noi, quindi cercheremo di giocarci tutte le nostre chance e le nostre carte. Sono convinto che arriviamo carichi, in fiducia, soprattutto per il percorso fatto in entrambe le coppe e per il grandissimo girone di ritorno in campionato, quindi ci faremo trovare pronti”.
“È un grande orgoglio essere qui e poterci giocare la possibilità di alzare un trofeo – ha aggiunto il mister dei toscani – Il West Ham è una squadra piena di giocatori di qualità, di un certo livello e di talento, forti fisicamente, che hanno corsa e malizia, che esprimono il loro calcio, e noi dovremmo stare attenti in tutto e per tutto. È una finale, ogni dettaglio fa la differenza”.
Lungo è stato il percorso europeo che ha permesso alla Fiorentina di arrivare in finale di Conference League, iniziato dal play-off contro il Twente, affrontando anche avversarie impegnative e gare molto difficili, come quella disputata in semifinale di ritorno a Basilea, dove per Italiano quadra ha dimostrato di avere “un cuore enorme perché quella è stata una partita incredibile dove avevamo un solo risultato a disposizione e abbiamo disputato una grande gara sotto tutti i punti di vista”.
“È una bella emozione, non vedo l’ora di vedere lo stadio gremito, cercheremo di dare il massimo perché raggiungere due finali in un anno è un traguardo incredibile. La prima è andata male, anche se ne veniamo fuori a testa alta, sapendo di aver messo in difficoltà una grande squadra e dobbiamo mettere quello spirito, quell’atteggiamento e quell’approccio che abbiamo avuto in finale di Coppa Italia, cercando di essere molto più qualitativi davanti, e non fare errori che possano costarci caro”.
Italiano, che non ha svelato chi fra Jovic e Cabral giocherà al centro dell’attacco, ha anche confessato come con questa esperienza in Conference League “mi sento più maturo, cresciuto tantissimo, con un bagaglio immenso perché questa per me era la prima esperienza europea, non vedevo l’ora di affrontare un qualcosa del genere ed è stato affascinante perché mi ha portato in giro per l’Europa, mi ha fatto conoscere avversari, affrontare idee e un calcio differente”.  

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