AGI – L’alluvione mette a rischio anche il pregiatissimo sale di Cervia, donato ogni anno per tradizione anche al Papa. Inondati dal Savio tutti gli 827 ettari di superficie delle saline, il panorama è desolante e rischia di mandare in fumo due anni di lavoro.
“Il panorama è desolante , il Savio ci ha competamente riempito di acqua dolce – dichiara all’AGI il presidente parco delle Saline di Cervia Giuseppe Pomicetti – In salina solitamente c’è solo acqua salata, tanto è vero che siamo pieni di zanzare che in salina con le acque salate non sono mai esistite. Siamo veramente a terra, tutto è perduto, tutto è finito, ma da questa fine noi rinasceremo molto meglio di prima, abbiamo tutte le nostre vasche, i nostri uffici e i nostri depositi , tutto sotto minimo un metro e mezzo di acqua. Ma rinasceremo molto meglio di prima, non ci abbandonate”.
“Tornate a comprare il nostro sale aiutateci – è l’appello ad AGI di Pomicetti – Il nostro sale dolce è famoso ed è un ottimo sale, è anche il sale del Papa: tutti gli anni gli si porta il sale in novembre, speriamo che quest’anno il Papa su nostro invito, ma anche su invito del Comune, possa venire a prenderlo qui”.
La salina ricopre un terzo dell’estensione del comune
La salina è grande un terzo dell’intera estensione del comune di Cervia ed è compostata da oltre 50 bacini, circondate da un canale di oltre 14 chilometri, che consente all’acqua del mare Adriatico di entrare ed uscire.
La raccolta avviene nel cuore della salina: 20 i dipendenti, più altrettanti gli stagionali. La produzione, 2 milioni di pezzi marchiati sale dolce venduti all’ anno in 34 Paesi del mondo.
Il sale di Cervia è un sale integrale marino. Marino, perché la sua origine è l’acqua del mare, che viene fatta entrare in salina dal canale immissario, per poi venir fatta evaporare e concentrare fino ad arrivare alla produzione del sale vero e proprio.
Integrale perché una volta raccolto viene esclusivamente lavato con acqua ad alta concentrazione salina, molto ricca di oligoelementi e di sostanze naturalmente positive per l’organismo, poi lasciato essiccare in aia, nei cumuli di sale che si vedono arrivando a Cervia da ogni dove. Il Sale Dolce di Cervia non viene frantumato o macinato, ed è dunque dolce per motivi geografici, storici, climatici e chimici.
La salina più a nord d’Italia
La posizione della salina, la più a nord d’Italia, le caratteristiche dei bacini e del mare Adriatico, fanno in modo che il sale che se ne ricava sia costituito di cloruro di sodio purissimo, con una bassa, quasi inesistente presenza di altri cloruri più amari, come il solfato di magnesio, di calcio, di potassio e il cloruro di magnesio. Inoltre la scelta di non essiccare artificialmente, né sbiancare chimicamente il sale, lo lascia integrale e ad alta solubilità.