Arrivati al terzo giorno dell’alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna, si aggrava il bilancio dei morti: sono 9 le vittime accertate. Oltre 13mila le persone allontanate dalle loro case. Anche oggi si prevede uno stato d’allerta, in particolare per tutti i fiumi delle province di Forli-Cesena e di Ravenna. Proprio nel ravennate, nella notte ci sono stati nuovi allagamenti ed è scattato l’allarme per far salire la popolazione ai piani superiori, oltre che un ordine di evacuazione.
“In tantissimi ci segnalate la mancanza di energia elettrica in numerose vie e aree della città. Siamo costantemente in contatto con il gestore per accelerare il ripristino di contatori e quadri elettrici“, ha detto il sindaco di Forlì Gian Luca Zanattini, secondo cui la situazione in città è “un incubo”, come ha raccontato in un’intervista al Corriere della Sera.
Le scuole in tutta la Romagna, ma anche in diverse zone della provincia di Bologna, rimarranno chiuse per i prossimi giorni. Questa mattina, poi, a causa di una frana sull’Autostrada A1, all’altezza di Sasso Marconi, si sono registrati 14 chilometri di coda. Ancora chiusi i tratti dell’A14 in corrispondenza dei caselli di Forlì e Ravenna.
Pichetto Fratin: “Martedì il governo delibererà lo stato di calamità”
Nel Consiglio dei ministri di martedì 23 maggio “verrà deliberato lo stato di calamità” per le zone colpite dall’alluvione in Emilia Romagna e “si risponderà ai primi interventi. È già stato annunciato il blocco dei mutui e delle riscossioni tributarie”. Lo ha annunciato questa mattina in radio il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin.