AGI – “Uno scudetto che è una grande vittoria, vincerlo per la città è molto importante. Come festeggio? Avevo detto che se fossimo arrivati primi mi sarei vestita con la bandiera del Napoli. Quindi ho fatto fare un vestito per l’occasione da indossare altre volte ancora“. Così Marisa Laurito commenta con l’AGI il terzo scudetto della squadra partenopea.
“Napoli è Napoli – aggiunge l’attrice – è una città che ha una cultura millenaria, con primati pazzeschi. In questo scudetto c’è l’orgoglio della città e della squadra. Ed è soprattutto lo scudetto della consapevolezza perché si vince senza Maradona, senza una star. Si vince solo perché c’è una grande squadra che è arrivata anche a giocare la Champions. Una squadra forte”.
Napoli sarà in festa per giorni interi. “È una città molto speciale – sottolinea Laurito – e quindi le feste diventano qualcosa di particolare. Non sono feste normali, tipiche di una città qualunque. A Napoli tutto si fa all’ennesima potenza come se fosse un carnevale. Ecco, forse il paragone può essere con il carnevale di Rio. E questo perché i napoletani sono un popolo molto ricco interiormente, pieno di fantasia e creatività e quindi quando si prepara una festa, l’orgoglio fa si’ che tutto diventa spettacolare”.
Inviterebbe tutta l’Italia a gioire per questo scudetto? “Certo – afferma -, mi sembra normale farlo. Lo sport è cosi’. Regalare soddisfazione a chi vince fa parte dello sport, è insito. Gli sportivi seri fanno cosi’. Se uno è uno sportivo serio, riconosce che il Napoli è una grande squadra e quindi gioisce per la vittoria. Se invece sei una persona invidiosa e mediocre sicuramente non lo fai. Mi auguro che ci siano più persone serie e sportive che mediocri“.
Spesso verso i tifosi del Napoli però c’è del razzismo. “Mi sembra una cosa talmente ridicola anche solo parlarne. Se ancora parliamo di razzismo fra nord e sud d’Italia, vuol dire che siamo proprio indietro”.
AGI – “Uno scudetto che è una grande vittoria, vincerlo per la città è molto importante. Come festeggio? Avevo detto che se fossimo arrivati primi mi sarei vestita con la bandiera del Napoli. Quindi ho fatto fare un vestito per l’occasione da indossare altre volte ancora”. Così Marisa Laurito commenta con l’AGI il terzo scudetto della squadra partenopea.
“Napoli è Napoli – aggiunge l’attrice – è una città che ha una cultura millenaria, con primati pazzeschi. In questo scudetto c’è l’orgoglio della città e della squadra. Ed è soprattutto lo scudetto della consapevolezza perché si vince senza Maradona, senza una star. Si vince solo perché c’è una grande squadra che è arrivata anche a giocare la Champions. Una squadra forte”.
Napoli sarà in festa per giorni interi. “È una città molto speciale – sottolinea Laurito – e quindi le feste diventano qualcosa di particolare. Non sono feste normali, tipiche di una città qualunque. A Napoli tutto si fa all’ennesima potenza come se fosse un carnevale. Ecco, forse il paragone può essere con il carnevale di Rio. E questo perché i napoletani sono un popolo molto ricco interiormente, pieno di fantasia e creatività e quindi quando si prepara una festa, l’orgoglio fa si’ che tutto diventa spettacolare”.
Inviterebbe tutta l’Italia a gioire per questo scudetto? “Certo – afferma -, mi sembra normale farlo. Lo sport è cosi’. Regalare soddisfazione a chi vince fa parte dello sport, è insito. Gli sportivi seri fanno cosi’. Se uno è uno sportivo serio, riconosce che il Napoli è una grande squadra e quindi gioisce per la vittoria. Se invece sei una persona invidiosa e mediocre sicuramente non lo fai. Mi auguro che ci siano più persone serie e sportive che mediocri”.
Spesso verso i tifosi del Napoli però c’è del razzismo. “Mi sembra una cosa talmente ridicola anche solo parlarne. Se ancora parliamo di razzismo fra nord e sud d’Italia, vuol dire che siamo proprio indietro”.