• 25 Novembre 2024 22:43

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La Napoli calcistica “brucia” ancora d’amore

Mag 5, 2023

AGI –  È un’onda di passione, entusiasmo, gioia irrefrenabile quella che avvolge le piazze, le vie e i vicoli. Bandiere, cori. Urla di gioia, abbracci e trombette. Suoni, rumori e felicità. Napoli si tinge d’azzurro e non c’è quartiere che non festeggi. 

Piazza Bellini

Dopo la vittoria dello scudetto da parte del Napoli, Piazza Bellini, nel centro della citta’, si trasforma in una discoteca a cielo aperto per festeggiare il terzo titolo degli Azzurri di Spalletti. Sulle note di Freed from desire di Gala, un migliaio di persone stanno cantando “Vesuvio erutta, tutta Napoli è distrutta”, ironizzando contro i tifosi di altre squadre che lo avevano intonato durante il campionato. Mentre si canta, in piazza sventolano decine di bandiere a ritmo di musica, mentre le trombette suonano senza soluzione di continuità. 

 

Piazza Plebiscito

Era la piazza d’armi davanti il palazzo reale. Enorme, chiusa in fondo dal colonnato e dalla basilica che Ferdinando I volle dedicata nel 1817 a San Francesco per aver recuperato il regno. È stata capolinea di autobus, ma anche palcoscenico per celebri comizi politici e indimenticabili esibizioni di stelle del rock e ugole della lirica. Ha ospitato papi e capi di Stato per cerimonie solenni. E ora è il cuore della festa.

Da ogni parte di Napoli, turisti e cittadini, persone arrivate anche dalla provincia spesso in tereno, stanno confluendo a piazza Plebiscito con bottiglie di spumante, fuochi d’artificio, trombette, bandiere e sciarpe. Un mare azzurro che intona cori e si abbraccia, pronto a festeggiare tutta la notte. Il flusso e’ continuo e la gente che sfila via verso il lungomare viene presto ‘rimpiazzata’ da altri gruppi in arrivo da ognuna delle strade che portano alla piazza. 

Rione Sanità

Almeno un migliaio di persone stanno festeggiando lo scudetto del Napoli in piazza Sanità, nel cuore del centro cittadino. Hanno seguito la partita su un maxischermo allestito accanto all’ingresso della chiesa di San Vincenzo alla Sanità e appena sopra la ‘cappella votiva’ con l’effige di Maradona. Dopo la sofferenza, durata per oltre un’ora, il quartiere è sceso in piazza per dare sfogo alla gioia per un titolo atteso 33 anni.

Nelle strade e nei vicoli del rione il traffico è andato completamente in tilt subito dopo il fischio finale della partita. Moltissimi motorini sfrecciano per le strade, ma anche tanta gente con maglie, sciarpe e bandiere, che festeggia intonando i cori che hanno accompagnato tutta la stagione del Napoli. Sono state accese decine di batterie di fuochi d’artificio e tantissimi fumogeni, che stanno colorando il cielo di azzurro, ma anche di rosso, bianco e verde

I quartieri spagnoli

Il terzo scudetto è particolare per i Quartieri Spagnoli. Perché sono diventati snodo nevralgico del turismo napoletano, anche e non solo per quella piazzetta a ridosso di via Emmanuele De Deo che ha una parete sulla quale persiste un murale che celebra Diego Armando Maradona, il capitano degli scudetti ’87 e ’90, diventato negli anni luogo di culto pagano del Pibe de oro.

E perché sono una delle anime ancora autentiche di Napoli, città complessa e spesso fraintesa. E nei vicoli a ridosso di via Toledo la festa, preparata da tempo, e si è consumata in una attesa fatta di trombette, urla strozzate, cori, applausi e clacson suonati a tutto spiano lungo tutta la partita. Poi il boato liberatorio e subito pedardi e fuochi d’artificio che hanno illuminato anche gli angoli più bui. Cinque minuti di un piccolo Capodanno posticipato, preludio di un corteo di centinaia di persone verso il lungomare per sfogare la festa solo rimandata domenica scorsa.

Il Vomero

Anche nella zona del Vomero si canta e si brinda per festeggiare il terzo scudetto degli Azzurri. Nelle principali vie del quartiere collinare di Napoli, da piazza Vanvitelli a via Scarlatti, passando per via Luca Giordano, subito dopo la fine della partita pareggiata contro l’Udinese, centinaia di persone sono scese in strada con maglie, sciarpe e bandiere, oltre alle immancabili trombette e le parrucche azzurre, molte delle quali con i ricci che ricordano Diego Armando Maradona.

Tante persone hanno scelto di festeggiare restando affacciate sul balcone di casa, condividendo la gioia con chi invece è in strada. In via Luca Giordano, in particolare, al balcone di un appartamento al primo piano, sono esposte le maglie degli undici titolari della squadra di Spalletti e dall’interno dell’abitazione risuona la colonna sonora utilizzata per le partite del Napoli al Maradona.

Il Municipio

“Napoli campione d’Italia” è lo striscione che campeggia sulla facciata di Palazzo San Giacomo, sede dell’amministrazione comunale partenopea, al di sotto delle bandiere istituzionali. Accanto alla scritta è raffigurato lo scudetto con al centro il numero tre.

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