AGI – È partito da piazzale Gorini il corteo dell’estrema destra a Milano che ogni anno ricorda Sergio Ramelli, Enrico Pedenovi e Carlo Borsani. I manifestanti, che stanno marciando in silenzio, passeranno per via Aselli e via Amadeo e arriveranno in via Paladini sotto casa di Ramelli. Questura e organizzatori si aspettano circa un migliaio di presenze.
In corteo, che è presidiato dalle forze dell’ordine, sfilano tutte le principali sigle dell’estrema destra, Movimento nazionale ‘La rete dei patrioti’, che apre il corteo, Casapound Italia, Lealtà e Azione, Forza Nuova. In testa uno striscione nero, con caratteri bianchi, che recita: “Onore ai caduti“. Ai lati le fiaccole accese.
Tra i presenti in corteo Luca Marsella, portavoce nazionale di Casapound, Angela De Rosa, portavoce di Casapound Milano, Duilio Canu, presidente del Movimento nazionale ‘Rete dei patrioti’, l’ex segretario del Msi Fiamma Tricolore Attilio Carelli. A una manciata di chilometri, l’Anpi ha convocato un contro-presidio “antifascista” in piazzale Dateo per ricordare Gaetano Amoroso, l’operaio e militante comunista di 21 anni accoltellato da attivisti di estrema destra il 27 aprile 1976 e morto tre giorni dopo.
Sergio Ramelli, è stato un militante milanese della destra radicale attivo nel Fronte della Gioventù. Aggredito il 13 marzo 1975 mentre rincasava da via Paladini da esponenti di Avanguardia operaia, morì il 29 aprile. Enrico Pedenovi è stato un avvocato e consigliere provinciale dell’Msi ucciso a Milano da Prima Linea il 29 aprile 1976. Carlo Borsani è stato un gerarca fascista repubblichino, giustiziato dai partigiani in piazzale Susa il 29 aprile 1945.