AGI – È approdata al molo fratelli Tatarella del porto di Bari la nave Geo Barents di Medici senza frontiere. A bordo ci sono 190 persone, per la maggior parte uomini e una dozzina di minorenni non accompagnati, soccorse nei giorni scorsi nel Mediterraneo. Sul posto ci sono le forze dell’ordine, sotto il coordinamento della prefettura di Bari, oltre al personale di polizia locale, vigili del fuoco, guardia costiera, protezione civile, croce rossa, personale del 118 e operatori sanitari della Asl.
“Le 190 persone che sbarcheranno saranno sottoposte a tutti i controlli sanitari e avviati verso i centri di assistenza – ha spiegato il contrammiraglio Vincenzo Leone – la situazione è abbastanza sotto controllo, grazie alla straordinaria opera di coordinamento della prefettura e della questura”. I migranti saranno identificati, fotosegnalati e smistati in strutture definite dal ministero. Il comune di Bari ha messo a disposizione mediatori e psicologi.
I “ragazzi minori dai 14 ai 17 anni, andranno a Brindisi, dove il ministero ha riservato il centro di accoglienza. Mentre i gruppi degli adulti, tra i 40 e i 50 anni, saranno ripartiti tra Lecce, Brindisi, Bari e Lecce (un centinaio), oltre a qualcuno che andrà in Molise e nelle Marche“. Lo ha riferito il prefetto di Bari, Antonia Bellomo, al porto di Bari per l’arrivo della nave Geo Barents di Medici senza frontiere. “Faranno lo screening sanitario e il tampone, nonostante non sia più obbligatorio, in modo che, eventualmente, isoliamo i casi positivi e faranno la visita medica per capire che tipo di patologie hanno. Ci riferiscono di persone che hanno la scabbia, ma non ci sono particolari criticità”, ha continuato il prefetto. In ultimo, “faranno operazioni di identificazione di polizia e verranno ripartiti”.
E continuano gli sbarchi di migranti anche a Lampedusa: dalla scorsa notte sono approdati in 109 a bordo di altrettante imbarcazioni. L’ultimo barchino, in ordine di tempo, della lunghezza di 7 metri, ha portato sull’isola 46 migranti, fra cui 13 donne e 9 minori in fuga da Camerun, Costa d’Avorio, Guinea, Mali e Nigeria ed è stato soccorso, in area Sar italiana, da una motovedetta della Guardia costiera. Il gruppo di migranti sbarcati a molo Favarolo e trasferiti all’hotspot ha riferito d’essere partito alle 17 di venerdì da Sfax, in Tunisia, e di aver pagato 2mila dinari tunisini a testa per la traversata.
A Pozzallo è in corso una serie di partenze e arrivi dall’hot spot. Dopo lo sbarco di 401 migranti da nave Diciotti di sabato, già nella stessa serata, 70 persone erano state trasferite in pullman alla volta della Toscana. Oggi, sono previste altre 130 partenze sempre via pullman ma lo stesso numero di migranti arriverà a Pozzallo in trasferimento da Lampedusa. Una motovedetta della Guardia di finanza che sta operando per alleggerire il centro di contrada Imbriacola porterà diversi migranti.
Analoga operazione per nave Diciotti che sabato sera aveva lasciato Pozzallo per dirigersi a Lampedusa; stasera prenderà a bordo altri 600 migranti dall’isola delle Pelagie contribuendo a decongestionare l’hot spot di Lampedusa. Tornando a Pozzallo, stanotte – ricapitolando arrivi e partenze – dormiranno 331, persone mentre al centro di Cifali le presenze sono sempre circa 120 e tutti minori non accompagnati.
Gli sbarchi proseguono anche a Roccella Jonica, nel Reggino. La Guardia costiera ha soccorso circa 300 migranti al largo del porto della cittadina della Locride, stipati a bordo di un peschereccio; tra loro anche un cadavere. Tra i profughi, di varia nazionalità, diversi minori non accompagnati. Nonostante le condizioni meteo, caratterizzate da mare forte e dal vento di ponente, gli uomini della Guardia costiera hanno avvicinato l’imbarcazione fino a condurla in sicurezza nel porto alle Grazie di Roccella.
Su disposizione della Prefettura di Reggio Calabria, i migranti sono stati momentaneamente sistemati nella tensostruttura gestita dai volontari della Croce Rossa, della Protezione Civile comunale e da una equipe di Medici senza frontiere. Quello di oggi, è il terzo arrivo di migranti in tre giorni nella Locride.