AGI – Dopo le aggressioni – circa 100 ogni anno nel Lazio, lievitate ancor di più nel post Covid – i sanitari diventano bersagli anche per rapine a mano armata. Vittime tre dottoresse di 54, 45 e 37 anni originarie, rispettivamente, di Bari, Roma e Ronciglione.
La rapina, durata cinque minuti di orologio, è avvenuta nel tardo pomeriggio di ieri: due uomini, armati di pistola, si sono introdotti all’interno di uno studio medico – posizionato al piano terra di una palazzina in viale Francesco Caltagirone, a poca distanza dal centro commerciale Roma-est, alla periferia della Capitale – e, dopo aver minacciato i tre medici, si sono fatti consegnare 130 euro – 50 da una dottoressa e 80 dalla collega – e un orologio da circa 400 euro. I due sono poi fuggiti via.
Sul posto sono intervenuti i poliziotti del Reparto Volanti e i colleghi del commissariato Casilino. Le tre dottoresse – medici di famiglia -, ancora spaventate dalla rapina appena subita, hanno fornito una descrizione dettagliata dei due aggressori. Si tratta di due uomini, probabilmente italiani e di età diverse: un 70enne brizzolato che, nel corso del blitz, è sembrato essere il capo e il suo complice, un 35enne.
Entrambi erano armati di pistola e l’hanno puntata ripetutamente alla testa delle tre donne che però non hanno riportato lesioni. “Dateci i soldi e nessuno si farà male“, hanno affermato i due rapinatori prima di scappare via. L’indagine, partita nell’immediato, potrebbe essere resa più complicata dalla mancanza di telecamere interne allo studio medico. Gli investigatori sono a caccia delle immagini di videosorveglianza di zona che potrebbero essere fondamentali a rintracciare più velocemente i due malviventi.