AGI – Il salvataggio di Credit Suisse, acquistata per tre miliardi di franchi svizzeri dall’eterna rivale Ubs, non sembra tranquillizzare i mercati.
La Borsa di Hong Kong scende del 3,2% a causa del crollo di HSBC e Standard Chartered, entrambe giù di oltre il 6%, e di altri istituti di credito, in linea con la flessione registrata in tutta l’Asia. Le vendite sono dovute alle preoccupazioni degli investitori per l’esposizione degli istituti di credito a obbligazioni rischiose legate alla banca elvetica.
Lo Shanghai Composite Index arretra dello 0,48% a fine seduta, invertendo i guadagni iniziali registrati sulla scia della notizia che la Cina aveva tagliato la quantità di contanti che le banche devono tenere in riserva nel tentativo di rilanciare i prestiti. Lo Shenzhen Composite Index, la seconda borsa cinese, cede lo 0,14%.
La Borsa di Tokyo ha chiuso in ribasso, anche a seguito del rafforzamento dello yen. L’indice di riferimento Nikkei 225 è sceso dell’1,42%, o 388,12 punti, a 26.945,67, mentre l’indice Topix ha perso l’1,54%, o 30,12 punti, a 1.929,30.
Attesa un’apertura debole a Wall Street
È atteso un avvio debole e misto per Wall Street. I future sul Dow Jones cedono lo 0,28%, quelli sullo S&P perdono lo 0,08% e quelli sul Nasdaq sono poco mossi (+0,04%). Si prospetta un’apertura negativa in Europa: i future sull’indice Dax di Francoforte cedono lo 0,45%, quelli sull’indice Ftse di Londra segnano -0,17% e quelli sull’Euro Stoxx calano dello 0,50%.