AGI – Il Watford è in crisi nella Championship, la serie B inglese, e ha appena cambiato il 18mo allenatore nell’era ‘friulana’ della famiglia Pozzo, iniziata nel 2012. Il club dell’estrema periferia nord di Londra tifato da Elton John il 7 marzo ha esonerato il croato Slaven Bilic e lo ha rimpiazzato fino al termine della stagione con il 55enne Chris Wilder, il tecnico inglese protagonista della cavalcata dello Sheffield United dalla terza divisione alla Premier League. Un ‘miracolo’ che Wilder vorrebbe ora ripetere con gli Hornets, i calabroni, come sono chiamati i giocatori per via della divisa giallorossonera.
La squadra dell’Hertfordshire è decima, fuori dalla zona playoff e con un distacco di quasi 30 punti dalla capolista Burnley: lo scorso anno era retrocessa nuovamente dalla Premier appena una stagione dopo l’immediata promozione ottenuta nel 2020-21.
In molti al Watford rimpiangono l’era d’oro della proprietà di Elton John, a cui nel 2014 è stata intitolata una nuova tribuna dello stadio, The Sir Elton John Stand. Il 75enne cantante inglese aveva portato gli Hornets dalla Quarta Divisione alla Prima, nel 1982-83, chiusa con un miracoloso secondo posto dietro al Liverpool: in campo c’erano il bomber Luther Blissett e il grande trequartista John Barnes, appena 18enne.
L’anno successivo, l’Alce (simbolo del club) raggiunse gli ottavi di Coppa Uefa e la finale di Fa Cup. Nel 1990 la popstar vendette il club a Jack Petchey per poi ricomprarlo nel 1996, riportandolo tre anno dopo in Premier League, sia pure per una sola stagione.
Nel giugno del 2005, in un ulteriore atto d’amore, il cantante di “Blue Eyes” si era esibito nello stadio di casa del Watford in un concerto che raccolse più di un milione e mezzo di dollari da utilizzare per l’acquisto di nuovi giocatori.
Ora, per placare i mugugni dei tifosi, il patron Gino Pozzo (proprietario anche dell’Udinese) ha accettato per la prima volta di rispondere alle loro domande in un forum a cui sarà presente anche il presidente, Scott Duxbury. Un passo indietro rispetto alla creazione del Supporter Committee voluto dal club che in passato aveva gestito questo tipo di comunicazione. Si parla del possibile ingresso in estate di un fondo americano, ‘890FifthAvenue’, interessato anche all’Udinese.
Intanto la Championship inglese si sta confermando un frullatore per gli allenatori: sono già 19 i cambi di panchina operati da 14 club e solo in 10 sono rimasti al loro posto da inizio stagione. Lo stesso Watford è al nono esonero dal settembre 2019, quando fu cacciato lo spagnolo Javi Gracia appena quattro mesi dopo aver portato il club in finale di Fa Cup.
Da allora sulla panchina su cui nel 2016 sedette Walter Mazzarri si sono succeduti Quique Sánchez Flores, Nigel Pearson, Vladimir Ivic, Xisco Muñoz, Claudio Ranieri, Roy Hodgson, Rob Edwards fino al serbo Bilic, subentrato a fine settembre all’esonerato Edwards ma durato solo sei mesi malgrado un contratto di 18.
“Siamo tutti ambiziosi di poter riuscire in questa stagione”, ha spiegato il direttore tecnico, Ben Manga, “quindi serve qualcosa di nuovo alla svelta finché c’è la possibilità di una promozione”. Riportare la Premier League a Vicarage Road, storico stadio del club dal 1922, resta però un miraggio. “Believe” (credici), immortale successo di Elton John, non resta che cantare ai tifosi giallorossoneri.
AGI – Il Watford è in crisi nella Championship, la serie B inglese, e ha appena cambiato il 18mo allenatore nell’era ‘friulana’ della famiglia Pozzo, iniziata nel 2012. Il club dell’estrema periferia nord di Londra tifato da Elton John il 7 marzo ha esonerato il croato Slaven Bilic e lo ha rimpiazzato fino al termine della stagione con il 55enne Chris Wilder, il tecnico inglese protagonista della cavalcata dello Sheffield United dalla terza divisione alla Premier League. Un ‘miracolo’ che Wilder vorrebbe ora ripetere con gli Hornets, i calabroni, come sono chiamati i giocatori per via della divisa giallorossonera.
La squadra dell’Hertfordshire è decima, fuori dalla zona playoff e con un distacco di quasi 30 punti dalla capolista Burnley: lo scorso anno era retrocessa nuovamente dalla Premier appena una stagione dopo l’immediata promozione ottenuta nel 2020-21.
In molti al Watford rimpiangono l’era d’oro della proprietà di Elton John, a cui nel 2014 è stata intitolata una nuova tribuna dello stadio, The Sir Elton John Stand. Il 75enne cantante inglese aveva portato gli Hornets dalla Quarta Divisione alla Prima, nel 1982-83, chiusa con un miracoloso secondo posto dietro al Liverpool: in campo c’erano il bomber Luther Blissett e il grande trequartista John Barnes, appena 18enne.
L’anno successivo, l’Alce (simbolo del club) raggiunse gli ottavi di Coppa Uefa e la finale di Fa Cup. Nel 1990 la popstar vendette il club a Jack Petchey per poi ricomprarlo nel 1996, riportandolo tre anno dopo in Premier League, sia pure per una sola stagione.
Nel giugno del 2005, in un ulteriore atto d’amore, il cantante di “Blue Eyes” si era esibito nello stadio di casa del Watford in un concerto che raccolse più di un milione e mezzo di dollari da utilizzare per l’acquisto di nuovi giocatori.
Ora, per placare i mugugni dei tifosi, il patron Gino Pozzo (proprietario anche dell’Udinese) ha accettato per la prima volta di rispondere alle loro domande in un forum a cui sarà presente anche il presidente, Scott Duxbury. Un passo indietro rispetto alla creazione del Supporter Committee voluto dal club che in passato aveva gestito questo tipo di comunicazione. Si parla del possibile ingresso in estate di un fondo americano, ‘890FifthAvenue’, interessato anche all’Udinese.
Intanto la Championship inglese si sta confermando un frullatore per gli allenatori: sono già 19 i cambi di panchina operati da 14 club e solo in 10 sono rimasti al loro posto da inizio stagione. Lo stesso Watford è al nono esonero dal settembre 2019, quando fu cacciato lo spagnolo Javi Gracia appena quattro mesi dopo aver portato il club in finale di Fa Cup.
Da allora sulla panchina su cui nel 2016 sedette Walter Mazzarri si sono succeduti Quique Sánchez Flores, Nigel Pearson, Vladimir Ivic, Xisco Muñoz, Claudio Ranieri, Roy Hodgson, Rob Edwards fino al serbo Bilic, subentrato a fine settembre all’esonerato Edwards ma durato solo sei mesi malgrado un contratto di 18.
“Siamo tutti ambiziosi di poter riuscire in questa stagione”, ha spiegato il direttore tecnico, Ben Manga, “quindi serve qualcosa di nuovo alla svelta finché c’è la possibilità di una promozione”. Riportare la Premier League a Vicarage Road, storico stadio del club dal 1922, resta però un miraggio. “Believe” (credici), immortale successo di Elton John, non resta che cantare ai tifosi giallorossoneri.