Fiat ha firmato a ottobre 2022 un accordo finalizzato alla produzione locale di veicoli e allo sviluppo del settore automobilistico in Algeria. Era il 13 ottobre e la Casa comunicava ufficialmente la sottoscrizione ad Algeri di un accordo quadro tra Samir Cherfan, Chief Operating Officer della regione Middle East & Africa di Stellantis e Boussoussa Zineddine, Direttore della Cooperazione del Ministero dell’Industria algerino.
Un patto che riguarda un progetto per lo sviluppo in Algeria di attività industriali, post vendita e ricambi per Fiat, uno dei brand emblematici di Stellantis, che tutti conosciamo, nonché lo sviluppo del settore automobilistico nello stesso Paese. La cerimonia è stata presieduta da Ahmed Zaghdar, Ministro dell’Industria algerino, e da Carlos Tavares, Amministratore Delegato di Stellantis, alla presenza degli Ambasciatori algerino e italiano.
Il CEO incontra il Primo Ministro algerino
In seguito alla firma, Carlos Tavares ha incontrato il Primo Ministro algerino Aïmene Benabderrahmane. “La firma di questo accordo quadro è in linea con il ruolo storicamente occupato da Stellantis e dai suoi marchi nel mercato automobilistico algerino,” ha dichiarato Carlos Tavares, Amministratore Delegato di Stellantis. “La qualità del dialogo in corso ci rende fiduciosi sulle prospettive di sviluppo del marchio Fiat, che sarà pronto a soddisfare le aspettative dei clienti algerini.”
Iniziano le vendite in Africa
L’agente del brand italiano Fiat in Algeria ha comunicato che le vendite di auto importate nel Paese inizieranno a partire dalla prossima settimana, le autorità infatti pochi giorni fa hanno dato il via libera. Abdelaziz Kend, capo ufficio Sviluppo e Competitività del Ministero dell’Industria algerino lo ha comunicato rilasciando dichiarazioni ufficiali al canale televisivo privato Echorouk News.
Lo stabilimento Fiat nella provincia di Orano – a ovest del Paese – inizierà i test nel mese di settembre 2023, come ha indicato il manager, mentre la commercializzazione dei veicoli prodotti localmente inizierà a novembre.
Le autorità algerine hanno concesso alcuni giorni fa le autorizzazioni definitive per svolgere l’attività di concessionario di auto nuove al marchio italiano Fiat, alla tedesca Opel e anche alla cinese Jac. Nel 2017 è terminata l’importazione di auto nuove dai concessionari in Algeria, e chiaramente questo ha provocato una gran mancanza di nuovi veicoli e un aumento dei prezzi delle auto usate, alle stelle.
Come avevamo già visto, le autorità hanno annunciato la firma di un accordo quadro con Fiat lo scorso ottobre. Una collaborazione volta alla creazione di un progetto per la produzione di auto nuove e veicoli commerciali leggeri nella provincia di Orano, nell’ovest del Paese.
Il nuovo sito produttivo avrà una capacità di circa 60.000 mezzi all’anno, che diventeranno poi 90.000 in una seconda fase, e i modelli prodotti saranno quattro in tutto.
I nuovi progetti di Fiat
L’accordo è stato sottoscritto dopo intense consultazioni tra le due parti. Il Presidente della Repubblica, Abdelmadjid Tebboune, attribuisce particolare importanza a questo progetto vista la comune volontà con Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica Italiana.
Il comunicato cita: “Il progetto si inserisce nell’ampliamento della cooperazione economica tra i due Paesi, espresso all’unanimità durante la visita di Stato che il Presidente aveva recentemente compiuto nella Repubblica italiana. La firma di questo accordo quadro non è altro che l’incarnazione degli eccellenti rapporti che uniscono il nostro Paese all’Italia, attraverso i quali aspiriamo ad estendere la partnership ad altri comparti industriali”.
Avevamo appreso già nei mesi scorsi l’accordo raggiunto tra Stellantis e il governo algerino per la produzione di nuove auto a Orano. Una notizia che aveva scatenato non poco rumore, e che annunciava la realizzazione di ben quattro nuovi modelli in territorio algerino.
Secondo quanto dichiarato dal Gruppo Stellantis, la produzione sarà concentrata in uno stabilimento che si trova nella città di Tafraoui, nella wilaya di Orano, su un terreno di 40 ettari. Per quanto riguarda i modelli che verranno realizzati in Algeria, al momento non è stato reso noto. In ogni caso, ormai manca davvero poco, quindi avremo presto altre notizie.