Nella serata di ieri sette persone sono state uccise e almeno altre venticinuqe sono rimaste ferite durante un attacco compiuto con arma da fuoco in un tempio dei Testimoni di Geova ad Amburgo, nel nord della Germania. Le ricostruzioni della polizia spiegano che l’esplosione dei colpi è avvenuta attorno alle 21: già un quarto d’ora dopo, una pattuglia che si trovava casualmente nei paraggi è riuscita ad entrare nell’edificio che si trova nel quartiere residenziale di Gross Borstel, in Deelböge Strasse. Al momento del loro arrivo, i poliziotti hanno trovato il corpo senza vita di sei persone e hanno quindi sentito esplodere un colpo di pistola dal piano superiore: salendo, hanno trovato un settimo cadavere, presumibilmente quello dell’autore dell’attacco che si sarebbe quindi tolto la vita dopo aver compiuto sei omicidi.
La polizia sta ancora perlustrando la zona e analizzando il tempio – dopo averlo fatto già per tutta la notte – alla ricerca di prove. Un portavoce della polizia ha affermato che con ogni probabilità l’autore era solo. Tuttavia, non è stato ancora accertato l’autore degli omicidi, l’arma utilizzata e il movente dell’attacco. L’unica certezza è che l’autore della strage è intervenuto durante un’adunanza del movimento religioso: nello specifico, un incontro bisettimanale in cui si studia la Bibbia e si istruiscono i fedeli.