AGI.- Sono 43 i migranti morti nel naufragio avvenuto all’alba di oggi davanti alle coste di Steccato di Cutro, a una ventina di chilometri da Crotone. Proseguono le ricerche in mare. Impegnate motovedette della Capitaneria di porto e della Guardia di finanza.
Un bambino di 7 anni e un altro di pochi mesi sono finora tra i morti accertati ma il bilancio delle vittime potrebbe aggravarsi. Il barcone dei migranti, che era molto carico, si è spezzato in due a causa del mare molto agitato. Molte persone risultano ancora disperse.
Le forze di polizia ritengono che sul barcone viaggiassero tra i 150 e i 180 migranti, provenienti per lo più da Iran, Pakistan e Afghanistan.
Sono 80 i migranti finora tratti in salvo di cui 21 ora in ospedale. Accovacciati tra le dune basse di sabbia e la vegetazione mediterranea, avvolti nelle coperte termiche fornite dai soccorritori, i volti terrei scrutano a pochi metri di distanza i cadaveri allineati sulla battigia, coperti da lenzuola, vicino ai pezzi di legno che rimangono del vecchio motopeschereccio andato in frantumi. Tra i superstiti tanti ragazzi, minorenni, ma non bambini: i più piccoli sono morti annegati quando il barcone sul quale viaggiavano tra i 150 e i 180 migranti, è stato sbattuto contro gli scogli dal mare molto agitato. Al momento la macchina dei soccorsi, carabinieri, polizia di stato, guardia di finanza, vigili del fuoco, personale del 118, è impegnata a recuperare altri cadaveri dalle acque vicino alla riva.
“Prego per ognuno di loro, per i dispersi e per gli altri migranti sopravvissuti”. Così Papa Francesco al termine dell’Angelus. “Ringrazio quanti hanno portato soccorso e coloro che stanno dando accoglienza. La Madonna sostenga questi nostri fratelli e sorelle”.