• 26 Novembre 2024 20:42

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Mihajlovic entra tra leggende Tour Stadio Olimpico

Feb 21, 2023

AGI – Nel giorno del suo 54esimo compleanno, Sinisa Mihajlovic, scomparso un paio di mesi fa dopo una lunga battaglia contro la leucemia, è stato omaggiato da Sport e Salute, Lazio e Roma. Il serbo, infatti, da oggi è inserito nel Tour delle Leggende dello Stadio Olimpico di cui fanno già parte nomi come quelli di Giorgio Chinaglia, Alessandro Nesta, Giuseppe Signori, Francesco Totti e Daniele De Rossi, solo per ricordare alcune delle bandiere che come Mihajlovic hanno indossato la maglia biancoceleste e giallorossa nel corso della loro carriera. Proprio all’inizio del tour dello stadio sono state affisse, in presenza della moglie Arianna e dei figli, le sue due casacche ai tempi di Roma e Lazio.

“Sono fiero di essere qui oggi a celebrare un riconoscimento meritato per un campione straordinario, che ha regalato tante emozioni in questo stadio”. Si esprime così un emozionato Alessio Scarchilli, commentatore televisivo per Roma TV, durante l’omaggio a Sinisa Mihajlovic nel giorno del suo 54esimo compleanno. 

“A nome del mio club non possiamo non riconoscere come Sinisa si sia più legato ai colori biancocelesti, ma l’abbiamo sempre rispettato e ammirato per quanto fatto in campo. Io ci ho giocato insieme, posso solo dire che è stato un grande uomo oltre che un grande campione – continua Scarchilli -. È stato un compagno di squadra vero, sincero, diretto e con grande personalità. È stato anche un ottimo allenatore ed è un esempio straordinario di forza e coraggio”, conclude.

“Tutta la gente gli voleva bene, era apprezzato da tutti per le sue doti umane oltre che di calciatore e allenatore. Se ne è andato troppo presto, ma il suo nome non verrà mai dimenticato”. Queste le parole di Dario Marcolin, ex calciatore e compagno di squadra di Sinisa Mihajlovic, durante l’omaggio al serbo.

“È stato un compagno e un fratello, ci tengo a ricordare la sua grandezza. Anche i giocatori che ha allenato gli hanno voluto tutti bene, perché era un uomo diretto e leale, con tutte le caratteristiche di un leader”, conclude Marcolin. 

AGI – Nel giorno del suo 54esimo compleanno, Sinisa Mihajlovic, scomparso un paio di mesi fa dopo una lunga battaglia contro la leucemia, è stato omaggiato da Sport e Salute, Lazio e Roma. Il serbo, infatti, da oggi è inserito nel Tour delle Leggende dello Stadio Olimpico di cui fanno già parte nomi come quelli di Giorgio Chinaglia, Alessandro Nesta, Giuseppe Signori, Francesco Totti e Daniele De Rossi, solo per ricordare alcune delle bandiere che come Mihajlovic hanno indossato la maglia biancoceleste e giallorossa nel corso della loro carriera. Proprio all’inizio del tour dello stadio sono state affisse, in presenza della moglie Arianna e dei figli, le sue due casacche ai tempi di Roma e Lazio.
“Sono fiero di essere qui oggi a celebrare un riconoscimento meritato per un campione straordinario, che ha regalato tante emozioni in questo stadio”. Si esprime così un emozionato Alessio Scarchilli, commentatore televisivo per Roma TV, durante l’omaggio a Sinisa Mihajlovic nel giorno del suo 54esimo compleanno. 
“A nome del mio club non possiamo non riconoscere come Sinisa si sia più legato ai colori biancocelesti, ma l’abbiamo sempre rispettato e ammirato per quanto fatto in campo. Io ci ho giocato insieme, posso solo dire che è stato un grande uomo oltre che un grande campione – continua Scarchilli -. È stato un compagno di squadra vero, sincero, diretto e con grande personalità. È stato anche un ottimo allenatore ed è un esempio straordinario di forza e coraggio”, conclude.
“Tutta la gente gli voleva bene, era apprezzato da tutti per le sue doti umane oltre che di calciatore e allenatore. Se ne è andato troppo presto, ma il suo nome non verrà mai dimenticato”. Queste le parole di Dario Marcolin, ex calciatore e compagno di squadra di Sinisa Mihajlovic, durante l’omaggio al serbo.
“È stato un compagno e un fratello, ci tengo a ricordare la sua grandezza. Anche i giocatori che ha allenato gli hanno voluto tutti bene, perché era un uomo diretto e leale, con tutte le caratteristiche di un leader”, conclude Marcolin. 

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