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Aumentano gli sbarchi di migranti. Meloni invoca la difesa dei confini Ue

Feb 21, 2023

AGI – Il bel tempo e il mare calmo continuano a portare centinaia di migranti sulle coste italiane, nelle stesse ore in cui Giorgia Meloni, ricevendo il primo ministro polacco, Mateusz Morawiecki, chiede all’Europa di difendere i suoi “confini esterni”. Fra la tarda mattinata e il pomeriggio, sono approdati in 159 a bordo di quattro imbarcazioni per un totale di 241 in sette natanti, compresi quelli della notte.

Nell’ultimo gruppo c’erano 34 persone, originarie di Tunisia e Yemen, fra cui 10 minori non accompagnati. Due donne incinte, una delle quali all’ottavo mese di gravidanza, una paziente oncologica e un uomo con un arto ingessato, sono state portate al poliambulatorio per accertamenti sanitari dopo essere sbarcati al molo Favarolo.

Altri 125 migranti erano arrivati in precedenza nelle acque antistanti l’isola. Sono 1200 gli ospiti dell’hotspot lampedusano che fra oggi e domani lasceranno il centro, che questa mattina, all’alba, ospitava 2150 persone a fronte di una capienza massima di poco meno di 400.

È stato deciso dal capo dipartimento per le Libertà civili e l’immigrazione del Viminale, Valerio Valenti, che ha fatto un sopralluogo all’hotspot e al molo Favarolo. Il prefetto ha incontrato il sindaco dell’isola Filippo Mannino, con cui ha discusso dell’emergenza immigrazione sull’isola che ha chiesto un rafforzamento dei presidi sanitari e, in particolare, l’attivazione di un pronto soccorso pediatrico.

Nella notte erano approdati in 82, a bordo di uno dei barchini soccorsi c’era pure un cadavere. La Guardia di finanza e la Capitaneria, in assetto Frontex, agganciando un barchino di 7 metri hanno tratto in salvo 45 persone (fra cui 7 donne) e trovato il migrante privo di vita.

Hanno dichiarato di essere originari di Costa d’Avorio, Guinea, Senegal e Nigeria. La polizia li interrogherà per accertare cosa sia successo durante la traversata iniziata a Sfax, in Tunisia. E si indaga ancora sulla morte di una donna che aveva accusato un malore nell’hotspot e che dopo essere stata visitata nel poliambulatorio dell’isola era stata dimessa.

Sbarchi anche in Sardegna, dove sedici migranti, fra i quali due minorenni, sono stati rintracciati nel Cagliaritano dai carabinieri, mentre percorrevano a piedi la strada provinciale 71, all’altezza del chilometro 2, a Chia, nel territorio di Domusdemaria. L’imbarcazione con cui i 16 nordafricani, che si sono dichiarati algerini, hanno affrontato la traversata non è stata trovata; 21 persone salvati in mare e che sarebbero provenienti dall’Africa subsahariana sono invece arrivati al sicuro nel porto Salerno.

Tra loro, ci sono 2 donne e 3 bambini e, da quanto si apprende, nessun minore non accompagnati. L’Italia cerca di trovare una soluzione diplomatica: “Oggi ho sollevato la questione Tunisia. C’è una situazione molto complicata in quel Paese, stanno arrivando flussi migratori preoccupanti e noi stiamo facendo in modo di avere un coinvolgimento dell’Europa per affrontare in maniera forte anche in Tunisia il problema”, ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine del Consiglio Ue Affari esteri a Bruxelles.

Dall’1 gennaio a oggi sulle coste italiane, secondo i dati del Viminale, sono sbarcati 12.096 migranti, a fronte dei 4.701 dello stesso periodo dell’anno scorso e dei 3.728 dello stesso periodo di due anni fa. Il 46,5% degli sbarchi di quest’anno (5.636) si è concentrato nell’ultima settimana: l’8,6% dei migranti arrivati quest’anno (1.043) proviene dalla Costa d’Avorio, il 7,9% (967) dal Pakistan, il 7,6% (925) dalla Guinea, il 4,5% (549) dalla Tunisia, il 3,5% (430) dall’Egitto, il 2,7% (338) dalla Siria, il 2,7% (336) dall’Afghanistan, il 2,1% (253) dal Bangladesh, l’1,9% (236) dall’Eritrea, l’1,8% (225) dal Camerun. Sempre dal primo dell’anno a oggi, i minori stranieri non accompagnati sbarcati sono 861; in tutto il 2022 erano stati 13.386, nel 2021 erano stati 10.053.

“La discussione sulla gestione dei migranti – ha affermato la presidente del Consiglio – deve essere sulla dimensione esterna dei confini europei: inutile discutere dei movimenti secondari se a monte non discutiamo dei movimenti primari degli immigrati illegali. Non possiamo consentire che la selezione d’ingresso in Europa venga fatta da bande di trafficanti”. 

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