AGI – Il killer italiano Edgardo Greco, condannato e ritenuto dall’Interpol un appartenente a una delle organizzazioni mafiose più potenti, la ‘Ndrangheta calabrese, “è stato scoperto a lavorare come pizzaiolo in un ristorante dopo 16 anni di latitanza”, scrive il Guardian di Londra.
È accaduto lo scorso giovedì 2 febbraio nella città francese di Saint-Etienne e l’uomo, 63 anni e sotto falso nome, è stato subito arrestato. Descritto dall’Interpol come un “pericoloso latitante”, Greco era ricercato in Italia per scontare l’ergastolo per gli omicidi di Stefano e Giuseppe Bartolomeo e anche per il tentato omicidio di Emiliano Mosciaro nell’ambito di una guerra di mafia tra cosche che ha contrassegnato i primi anni ’90.
“I fratelli Bartolomeo sono stati picchiati a morte con sbarre di ferro in un magazzino di pesce nel gennaio 1991”, ha dichiarato la polizia italiana, e “i loro corpi non sono mai stati trovati e si ritiene che siano stati dissolti nell’acido”, riferisce il quotidiano della capitale inglese.
A Saint-Etienne, Greco nel giugno 2021 è diventato il proprietario di un ristorante italiano chiamato Caffe Rossini Ristorante, gestendolo fino a novembre 2021, ma nei documenti di identità il suo nome era Paolo Dimitrio e lavorava anche in altri ristoranti italiani della città.
“Paolo Dimitrio apre il ristorante dei suoi sogni”, ha titolato il quotidiano locale Le Progres il giorno dell’inaugurazione nel giugno 2021. L’arresto di Greco è avvenuto una settimana dopo che la polizia italiana ha dichiarato di aver smantellato un circuito mafioso della ‘ndrangheta che dominava una vasta area della Calabria meridionale e di aver sequestrato beni per oltre 250 milioni di euro, pari a 270 milioni di dollari.
Il ministro dell’Interno italiano, Matteo Piantedosi, citato nella nota dell’Interpol, ha affermato che gli arresti hanno dimostrato l’impegno del suo Paese a “combattere ogni forma di criminalità organizzata e localizzare latitanti pericolosi” anche all’estero.