AGI – C’è chi ci prova a far quadrare lo stesso i conti nonostante le bollette mostruose di questi tempi. A Robbio, piccolo Comune del Pavese di seimila abitanti il cui territorio è stato giù duramente provato dalla siccità, il sindaco Roberto Francese ha preso una serie di misure per evitare gli sprechi che dovrebbero consentire spese pubbliche pari a quelle dello scorso anno.
Certo, con qualche sacrificio anche da parte dei consiglieri comunali che si preparano a sedute in abiti pesanti.
La caldaia ‘scollegata’
“Abbiamo scollegato la caldaia comunale dal mio ufficio e dalla sala del consiglio comunale e della giunta – spiega all’AGI -. Il mio ufficio sarà riscaldato solo quando necessario, gli altri solo dalle 8 alle 14 quando è presente il personale. Così risparmieremo la metà dei metri cubi di gas e, considerando che costa più del doppio, i numeri dovrebbero tornare”.
Nel palazzo comunale sono stati messi dei ‘sensori di movimento’ per cui le luci che si accenderanno solo quando i cittadini entrano. Altra ricetta per risparmiare: di giorno luci a led, di notte illuminazione off e nei week end ridotta in tutte le scuole, dal nido alle medie.
Buio di notte anche al cimitero ma per garantire un minimo di sicurezza anche qui sono stati posizionati dei ‘sensori di movimento’, se dovessero passare malintenzionati.
I lampioni ‘illuminati’ dal sole
Tutti col sindaco, “anche l’opposizione e i cittaidni”, per inaugurare “una nuova era che potrebbe portare a cambiamenti favorevoli perché ci si rende conto degli sprechi fatti in precedenza”. “Abbiamo anche una delle prime vie in Italia, che io sappia – prosegue Francese – dove i lampioni funzionano solo con l’energia solare e dunque non sono collegati alla rete pubblica. Certo, dobbiamo sperare nel sole…” conclude con una battuta. Quel sole che, in eccesso, ha abbattuto le risaie generando una siccità senza precedenti. Paradossi della “nuova era”.