AGI – È arrivata la prima gioia per Cristiano Ronaldo in una stagione finora travagliata, tra valigie fatte e poi disfatte, sostituzioni e nervosismi, al Manchester United. Il campione portoghese ha segnato contro l’Everton il suo gol numero 700 in carriera con la maglia dei club entrando, per l’ennesima volta, dalla panchina e consegnando ai suoi una vittoria in rimonta per 2-1.
L’ex giocatore della Juventus sembrava destinato ad abbandonare i ‘Red Devils’ in estate, alla ricerca di una squadra che gli permettesse di giocare in Champions League. Ogni possibile destinazione è sfumata, giorno dopo giorno, trattativa dopo trattativa, costringendo il numero 7 a rimanere, scontento e infelice, alla corte di Ten Hag, tecnico olandese arrivato in estate dall’Ajax.
Un tecnico duro, senza fronzoli, che ha deciso di non fare sconti neanche a chi ha vinto in carriera 5 palloni d’oro. Nonostante un inizio di Premier League prima balbettante e poi altalenante. Così, anche oggi, Ronaldo ha cominciato il match in panchina, guardando i suoi compagni giocare, mezzo imbronciato, mezzo coperto per il clima sempre più freddo.
Il tutto, per di più, dopo una settimana terribile per la parte rossa di Manchester con il derby perso, con punteggio tennistico (6-3), contro il City. Solo l’infortunio di Martial, dopo mezz’ora dal calcio d’inizio contro l’Everton, ha permesso al portoghese di entrare e timbrare il cartellino dei marcatori. Di rabbia, appena 14 minuti dopo il suo ingresso in campo.
Great win guys!
Another step in the right direction! #WeStandUnited pic.twitter.com/drEC94rEzc
— Cristiano Ronaldo (@Cristiano)
October 9, 2022
L’esclusione odierna, del resto, non è stata un’eccezione: nelle prime otto gare di Premier League Ronaldo è partito titolare un’unica volta. Scelte tecniche, ritardi di forma, la volontà di tenere lo spogliatoio unito: Ten Hag ha deciso di non guardare in faccia nessuno e di non considerare curriculum o capricci.
Per questo, il 700esimo gol, può rappresentare una svolta per l’attaccante portoghese. Non solo nella stagione ma anche nel rapporto con il suo allenatore. “Ogni giocatore ha bisogno di fiducia, anche quando è il migliore del mondo“, ha spiegato Ten Hag. “Una volta che il gol arriva, tutto riparte, diventa fluido e le partite diventano piu’ facili. Questo accadra’ anche con lui”.
Poi, invece, ci sono i numeri. E con quelli si scrive la storia. Quello realizzato oggi è il gol numero 144 di Ronaldo con la maglia del Manchester United, in entrambe le esperienze nella cittadina del nord dell’Inghilterra. A questi si sommano le reti con il Real Madrid (450, oltre 300 nella Liga), con la Juventus (101) e lo Sporting Lisbona (5). Di queste ben 141 sono arrivati in match di Champions League.
AGI – È arrivata la prima gioia per Cristiano Ronaldo in una stagione finora travagliata, tra valigie fatte e poi disfatte, sostituzioni e nervosismi, al Manchester United. Il campione portoghese ha segnato contro l’Everton il suo gol numero 700 in carriera con la maglia dei club entrando, per l’ennesima volta, dalla panchina e consegnando ai suoi una vittoria in rimonta per 2-1.
L’ex giocatore della Juventus sembrava destinato ad abbandonare i ‘Red Devils’ in estate, alla ricerca di una squadra che gli permettesse di giocare in Champions League. Ogni possibile destinazione è sfumata, giorno dopo giorno, trattativa dopo trattativa, costringendo il numero 7 a rimanere, scontento e infelice, alla corte di Ten Hag, tecnico olandese arrivato in estate dall’Ajax.
Un tecnico duro, senza fronzoli, che ha deciso di non fare sconti neanche a chi ha vinto in carriera 5 palloni d’oro. Nonostante un inizio di Premier League prima balbettante e poi altalenante. Così, anche oggi, Ronaldo ha cominciato il match in panchina, guardando i suoi compagni giocare, mezzo imbronciato, mezzo coperto per il clima sempre più freddo.
Il tutto, per di più, dopo una settimana terribile per la parte rossa di Manchester con il derby perso, con punteggio tennistico (6-3), contro il City. Solo l’infortunio di Martial, dopo mezz’ora dal calcio d’inizio contro l’Everton, ha permesso al portoghese di entrare e timbrare il cartellino dei marcatori. Di rabbia, appena 14 minuti dopo il suo ingresso in campo.
Great win guys! Another step in the right direction! #WeStandUnited pic.twitter.com/drEC94rEzc — Cristiano Ronaldo (@Cristiano)
October 9, 2022
L’esclusione odierna, del resto, non è stata un’eccezione: nelle prime otto gare di Premier League Ronaldo è partito titolare un’unica volta. Scelte tecniche, ritardi di forma, la volontà di tenere lo spogliatoio unito: Ten Hag ha deciso di non guardare in faccia nessuno e di non considerare curriculum o capricci.
Per questo, il 700esimo gol, può rappresentare una svolta per l’attaccante portoghese. Non solo nella stagione ma anche nel rapporto con il suo allenatore. “Ogni giocatore ha bisogno di fiducia, anche quando è il migliore del mondo”, ha spiegato Ten Hag. “Una volta che il gol arriva, tutto riparte, diventa fluido e le partite diventano piu’ facili. Questo accadra’ anche con lui”.
Poi, invece, ci sono i numeri. E con quelli si scrive la storia. Quello realizzato oggi è il gol numero 144 di Ronaldo con la maglia del Manchester United, in entrambe le esperienze nella cittadina del nord dell’Inghilterra. A questi si sommano le reti con il Real Madrid (450, oltre 300 nella Liga), con la Juventus (101) e lo Sporting Lisbona (5). Di queste ben 141 sono arrivati in match di Champions League.