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Il monito di Gentiloni sul price cap: non basta, servono fondi comuni

Ott 7, 2022

AGI –  Paolo Gentiloni promuove il price cap ‘dinamico’ presentato dall’Italia e il ricorso al Sure per aiutare famiglie e imprese. “Penso che si farà strada. Noi abbiamo credo messo un piede nella porta per dire che di fronte a questa situazione, io mi auguro arrivi questo accordo sul tetto al prezzo del gas” ha dichiarato il commissario europeo all’Economia, “però non ci illudiamo che questo di per sè sia una soluzione miracolosa. Avremo da affrontare sostegno alle nostre economie, alle famiglie, sostegno al lavoro. E c’è il rischio che vi siano dei settori minacciati da questa crisi. E tutto questo richiederà non solo lo sforzo di ciascun Paese per conto proprio ma richiederà anche strumenti comuni”.

Rispondendo a una domanda sulla sua proposta di istituire un nuovo Sure, Gentiloni ricorda che “è stato anche riconosciuto dalla presidente della Commissione, von der Leyen, che nella sua lettera di un paio di giorni fa parla della necessità di mettere in piedi anche degli strumenti finanziari aggiuntivi. Io sono certo che ne avremo bisogno poi, come si chiamerà che forma avrà, vedremo. Ma avremo bisogno di più solidarietà, non basta il tetto al prezzo del gas perché se ciascuno usa i propri quattrini per conto proprio, visti gli squilibri che ci sono nei nostri spazi di bilancio, non è sufficiente”

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— Paolo Gentiloni (@PaoloGentiloni)
October 6, 2022

“Sappiamo che andiamo verso un inverno difficile. Sapiamo che la guerra, l’inflazione e i prezzi dell’energia creano un contesto economico difficile. E chiediamo sempre ai Paesi di rispondere a queste emergenze con misure temporanee e mirate, che non costituiscano nè aggravi troppo grandi per le finanze pubbliche, nè una ipoteca alla transizione climatica” ha detto Gentiloni, “Penso che dobbiamo riconoscere al governo italiano in questo periodo di aver fatto ogni sforzo per stare in questa dimensione”

Sulla crisi energetica “ci sono interessi diversi e ancora posizioni diverse tra i Paesi” ha sottolineato il Commissario, “Credo che queste posizioni diverse si stiano avvicinando. Ci abbiamo messo un po’ di tempo anche quando ci fu la crisi della pandemia”. “Ricorderanno tutti purtroppo nelle prime settimane e nei primi mesi il materiale medico che arrivava con camion con scritto sopra dalla ‘Russia con amore’ perché era un’operazione di soccorso organizzata dalla Russia. E c’erano i blocchi alle frontiere per le mascherine in Europa. Poi gruadulamente abbiamo fatto tante cose fino addirittura al grande piano di Recovery“, ha spiegato.

“Io penso che sia giunto il momento per cui questa divergenza tra chi chiede il tetto al prezzo del gas e chi teme che questo tetto provochi un problema di forniture sia superata. è andata avanti troppo a lungo e penso che la Commissione almeno sia pronta a fare una proposta sul tetto del gas“, ha aggiunto Gentiloni.

Metsola: fermiamo la competizione all’interno dell’ue

“Le regole per il Mercato unico non sono sempre state eque ma abbiamo sempre trovato delle soluzioni comuni ed è il tempo di trovarne altre. Dobbiamo vedere a quali finanze possiamo attingere e non dobbiamo rimuovere dal tavolo nessuna opzione” ha dichiarato da parte sua la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, al suo arrivo al Consiglio europeo informale di Praga, “Gli Stati membri devono smettere di competere l’un l’altro, dobbiamo fermare la speculazione dei prezzi, l’abbiamo fatto prima durante la pandemia, dove siamo stati uniti e trovato soluzioni comuni. Non abbiamo fatto differenze tra Paesi. Penso che possiamo farlo, dobbiamo farlo. Lo vogliono i cittadini”.

“Abbiamo misure a breve termine, abbiamo lavorato molto. Sugli stoccaggi di gas dobbiamo fare di più per quello che avverrà dopo l’inverno, nella primavera”, ha ricordato. “Non ci sono soluzioni o risposte facili, ma dobbiamo prepararci ad assumerle”,

Von der Leyen e Michel: “Siamo preparati e pronti a reagire”

“Avevo proposto nella Comunicazione di marzo un tetto al gas e all’epoca non era attrattivo. Ma ora siamo più preparati, la situazione si è evoluta e gli Stati membri vogliono discutere ora il price cap. Come ho detto, il dove e come, li affronteremo. Sono fiduciosa che arriveremo a una conclusione” ha dichiarato Ursula von der Leyen, al suo arrivo al Consiglio europeo. “Le forme le discuteremo oggi in vista del Consiglio di fine ottobre”, ha aggiunto la presidente della Commissione.

“La crisi energetica è una sfida molto importante che dobbiamo affrontare. Abbiamo l’occasione, senza le conclusioni scritte, di approfondire come andare nella giusta direzione. Come possiamo affrontare, magari nel prossimo Consiglio europeo, tre questioni: riduzione della domanda, sicurezza dell’approvvigionamento e i prezzi, perché c’è molta pressione sulle famiglie, sulle imprese e per lo sviluppo economico nell’Unione. Non ci possiamo permettere di perdere tempo, non è un’opzione. Dobbiamo decidere il prima possibile ha detto il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel.

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