AGI – Manca poco meno di un mese e mezzo alle Nitto ATP Finals e restano ancora quattro posti da assegnare per completare il lotto degli otto finalisti del singolare. Questa settimana i due ATP 500 di Nur-Sultan e Tokyo possono indirizzare la corsa per Torino, dove gli otto migliori giocatori e le otto migliori coppie di doppio saranno di scena dal 13 al 20 novembre al Pala Alpitour.
Sono già qualificati gli spagnoli Carlos Alcaraz e Rafa Nadal, il norvegese Casper Ruud e il greco Stefanos Tsitsipas, che occupano i primi quattro posti nella Pepperstone ATP Live Race To Turin, la classifica basata sui risultati stagionali da cui emergeranno gli otto qualificati per le Finals al Pala Alpitour.
La lotta per le ultime posizioni utili vede coinvolti i russi Daniil Medvedev (quinto) e Andrey Rublev (sesto), il canadese Fe’lix Auger-Aliassime (settimo) che ha solo 225 punti di vantaggio sul polacco Hubert Hurkacz (nono): tutti e quattro saranno in campo all’Astana Open. Da valutare le condizioni di Alexander Zverev, ottavo.
Particolare la situazione di Novak Djokovic, quindicesimo e fresco di terzo titolo stagionale a Tel Aviv. Il serbo, vincitore a Wimbledon, sa di dover chiudere in Top 20 nella Race per essere a Torino e inseguire il sesto titolo alle Nitto ATP Finals.
Si fa sempre più in salita la strada di Jannik Sinner. Attualmente l’altoatesino è numero 12 della Race e ha sì ridotto il suo ritardo dalla prima posizione utile ma il doppio stop di Sofia – infortunio e ritiro in semifinale contro Holger Rune e conseguente forfait a Nur-Sultan – rappresentano un brutto colpo.
L’altro italiano teoricamente ancora in corsa, Matteo Berrettini, non giocherà nemmeno questa settimana: il numero 14 della classifica farà il suo ritorno agonistico soltanto nell’ATP 250 di Firenze che inizierà il 10 ottobre.
Le chance del duo Fognini-Bolelli
L’Astana Open è molto importante in chiave Torino anche nella Race di doppio. Cinque i posti ancora da assegnare alle Finals. L’ATP 500 a Nur-Sultan offre una chance importante a Simone Bolelli e Fabio Fognini, decimi.
Ci saranno anche i croati Nikola Mektic e Mate Pavic, quarta coppia nella Race e la prima non matematicamente qualificata per le Finals; Marcel Granollers e Horacio Zeballos (quinti); Lloyd Glasspoool e Harri Heliovaara (sesti); Tim Puetz e Michael Venus (ottavi). A Tokyo invece giocheranno gli australiani Nick Kyrgios e Thanasi Kokkinakis, settimi nella Race.
Dal punto di vista del ranking ATP, quello classico basato sui piazzamenti delle ultime 52 settimane, oggi è una giornata storica. Per la prima volta due spagnoli occupano le prime due posizioni. Dietro a Carlos Alcaraz, infatti, pur senza giocare risale Rafa Nadal che ha scavalcato il norvegese Casper Ruud.
Il finalista del Roland Garros e dello US Open ha pagato la sconfitta nei quarti al Korea Open di Seoul contro il futuro campione Yoshihito Nishioka, che firma il nuovo best ranking al numero 41. E’ la prima volta dall’agosto 2000 che due connazionali occupano le prime due posizioni del ranking: allora al vertice c’erano gli statunitensi Andre Agassi e Pete Sampras.
AGI – Manca poco meno di un mese e mezzo alle Nitto ATP Finals e restano ancora quattro posti da assegnare per completare il lotto degli otto finalisti del singolare. Questa settimana i due ATP 500 di Nur-Sultan e Tokyo possono indirizzare la corsa per Torino, dove gli otto migliori giocatori e le otto migliori coppie di doppio saranno di scena dal 13 al 20 novembre al Pala Alpitour.
Sono già qualificati gli spagnoli Carlos Alcaraz e Rafa Nadal, il norvegese Casper Ruud e il greco Stefanos Tsitsipas, che occupano i primi quattro posti nella Pepperstone ATP Live Race To Turin, la classifica basata sui risultati stagionali da cui emergeranno gli otto qualificati per le Finals al Pala Alpitour.
La lotta per le ultime posizioni utili vede coinvolti i russi Daniil Medvedev (quinto) e Andrey Rublev (sesto), il canadese Fe’lix Auger-Aliassime (settimo) che ha solo 225 punti di vantaggio sul polacco Hubert Hurkacz (nono): tutti e quattro saranno in campo all’Astana Open. Da valutare le condizioni di Alexander Zverev, ottavo.
Particolare la situazione di Novak Djokovic, quindicesimo e fresco di terzo titolo stagionale a Tel Aviv. Il serbo, vincitore a Wimbledon, sa di dover chiudere in Top 20 nella Race per essere a Torino e inseguire il sesto titolo alle Nitto ATP Finals.
Si fa sempre più in salita la strada di Jannik Sinner. Attualmente l’altoatesino è numero 12 della Race e ha sì ridotto il suo ritardo dalla prima posizione utile ma il doppio stop di Sofia – infortunio e ritiro in semifinale contro Holger Rune e conseguente forfait a Nur-Sultan – rappresentano un brutto colpo.
L’altro italiano teoricamente ancora in corsa, Matteo Berrettini, non giocherà nemmeno questa settimana: il numero 14 della classifica farà il suo ritorno agonistico soltanto nell’ATP 250 di Firenze che inizierà il 10 ottobre.
Le chance del duo Fognini-Bolelli
L’Astana Open è molto importante in chiave Torino anche nella Race di doppio. Cinque i posti ancora da assegnare alle Finals. L’ATP 500 a Nur-Sultan offre una chance importante a Simone Bolelli e Fabio Fognini, decimi.
Ci saranno anche i croati Nikola Mektic e Mate Pavic, quarta coppia nella Race e la prima non matematicamente qualificata per le Finals; Marcel Granollers e Horacio Zeballos (quinti); Lloyd Glasspoool e Harri Heliovaara (sesti); Tim Puetz e Michael Venus (ottavi). A Tokyo invece giocheranno gli australiani Nick Kyrgios e Thanasi Kokkinakis, settimi nella Race.
Dal punto di vista del ranking ATP, quello classico basato sui piazzamenti delle ultime 52 settimane, oggi è una giornata storica. Per la prima volta due spagnoli occupano le prime due posizioni. Dietro a Carlos Alcaraz, infatti, pur senza giocare risale Rafa Nadal che ha scavalcato il norvegese Casper Ruud.
Il finalista del Roland Garros e dello US Open ha pagato la sconfitta nei quarti al Korea Open di Seoul contro il futuro campione Yoshihito Nishioka, che firma il nuovo best ranking al numero 41. E’ la prima volta dall’agosto 2000 che due connazionali occupano le prime due posizioni del ranking: allora al vertice c’erano gli statunitensi Andre Agassi e Pete Sampras.