AGI – È possibile ridurre l’elevata inflazione negli Stati Uniti, pur mantenendo un solido mercato del lavoro. Lo ha detto il segretario al Tesoro Usa, Janet Yellen, affermando di sperare che la Fed “arriverà” a farlo. Parlando in un evento organizzato dalla rivista ‘The Atlantic’, Yellen ha sottolineato: “Penso che ci sia un percorso per riuscire a ridurre l’inflazione mantenendo un solido mercato del lavoro e spero vivamente che la Fed raggiunga questo obiettivo”.
Ieri la Fed ha alzato nuovamente i tassi d’interesse di 75 punti base e il presidente Jerome Powell ha ribadito che combattere l’inflazione potrebbe essere doloroso per l’economia. Ma la carenza di lavoratori nel mercato del lavoro americano, che porta a salari più alti, è una delle fonti dell’inflazione, ha spiegato Yellen, parlando di “probabili pressioni inflazionistiche provenienti dal mercato del lavoro” e sottolineando che “è compito della Fed affrontare gli squilibri tra domanda e offerta”.
La banca centrale Usa dopo la riunione di politica monetaria ha aggiornato le sue previsioni economiche. E prevede che il rallentamento dell’attivita’ causato dai rialzi dei tassi porterà a un aumento della disoccupazione leggermente più forte di quanto previsto in precedenza. Il tasso di disoccupazione negli States dovrebbe raggiungere in media il 3,8% nel 2022 (3,7% previsto in precedenza), per poi salire al 4,4% nel 2023 (dal 3,9%). Era del 3,7% ad agosto, uno dei più bassi degli ultimi 50 anni.
Ma alcuni economisti ritengono che queste previsioni siano troppo basse. Pertanto, ieri l’ex segretario al Tesoro degli Stati Uniti, Larry Summers, ha avvertito in un tweet che il tasso di disoccupazione dovrebbe probabilmente superare il 5% per vedere un forte e duraturo rallentamento dell’inflazione.
Yellen ha riconosciuto che c’è “necessità di allentare la pressione del mercato del lavoro”, senza tuttavia “che il tasso di disoccupazione debba aumentare altrettanto”, ha aggiunto. “Possiamo ancora avere un mercato del lavoro buono e solido. Senza così tanta pressione sui salari”, ha affermato.
L’inflazione negli Stati Uniti si è attestata al 6,3% su base annua a luglio, secondo l’ultimo dato disponibile dell’indice Pce, utilizzato dalla Fed, che vuole riportare l’inflazione intorno al 2%. Esiste un altro indice di inflazione, il Cpi, che è un riferimento in particolare per l’indicizzazione delle pensioni, che ad agosto ha raggiunto l’8,3% in un anno.