(AGI) – Roma, 17 set. – “Dedico questo oro nell’all around e i tre conquistati dei giorni scorsi alle Marche, la mia terra e a tutte le famiglie che stanno soffrendo, ma anche a tutta Italia”. È una dedica speciale quella che Sofia Raffaeli, numero uno al mondo della ginnastica ritmica, ha voluto fare da Sofia dove oggi si è laureata campionessa mondiale nell’all around, la gara che premia la ginnasta più completa nei quattro attrezzi di questo sport che a livello olimpico, ancora l’unico, è rimasto esclusivamente femminile.
Raffaeli è entrata nella storia sia dello sport italiano che della ginnastica mondiale. Infatti, è la prima azzurra a vincere un oro iridato individuale: nella capitale bulgara la 18enne di Chiaravalle ne ha vinti tre nei singoli attrezzi (palla, cerchio e nastro) e quello nel completo, oltre al bronzo alle clavette.
A livello internazionale bissa la russa Dina Averina (assente a Sofia ma con già in bacheca ben 18 ori iridati) che lo scorso anno si era imposta anche lei in tre prove individuali e nell’all around. Dalla prima edizione di Budapest 1963, nessuna ginnasta italiana era riuscita a salire sul podio nell’all around, gara che è sempre stata terra di conquista di sovietiche, bulgare, ucraine e bulgare.
Complessivamente la Federazione Ginnastica d’Italia ha conquistato 47 medaglie nella ritmica (15 ori, 20 argenti e 12 bronzi) in una classifica che vede la Russia al primo posto con 205 podi (113 ori, 57 argenti e 35 bronzi) davanti alla Bulgaria con 180 (68 ori).
Raffaeli, seconda fino all’ultima rotazione, è protagonista assoluta con la palla balzando al termine della gara al primo posto con 133.250 punti (cerchio 33.800, palla 34.250, clavette 32.250, nastro 32.950) si è lasciata alle spalle la tedesca di origini siberiane, Darja Varfolomeev (132.450) e la bulgara Stiliana Nikolova (128.800). Quarta l’ucraina Viktoriia Onopriienko (125.050), quinta l’altra italiana Milena Baldassarri (124.900).
Sofia, soprannominata la ‘Formica Atomica’, all’Arena Armeec della capitale della Bulgaria oltre ad aver fatto risuonare quattro volte l’Inno di Mameli, ha emozionato, è piaciuto molto a pubblico e soprattutto alle giurie, scrivendo una pagina indelebile che la proietta verso le Olimpiadi di Parigi 2024.
Infatti, l’oro nell’all around vale la carta olimpica per l’Italia. La ginnastica marchigiana è tesserata per le Fiamme Oro, gruppo sportivo della Polizia di Stato, e viene allenata da Julieta Cantaluppi e da sua figlia Kristina Ghiurova che sono di origini bulgare.
“Alle clavette l’esecuzione è stata buona ma all’ultimo movimento ho perso le clavette, volevo fare meglio ma poi mi sono ripresa al nastro dove ho dato il massimo per recuperare – ha commentato Sofia con l’oro al collo -. Al cerchio non sono stata perfetta ma ho cercato di non fare errori ed ottenere un buon punteggio. Alla palla sapevo che dovevo fare bene ma anche restare tranquilla: sono entrata concentrata e gasata. Sotto l’aspetto tecnico non sono soddisfatta perchè potevo fare molto meglio: non ho fatto delle cose che avrei potuto fare. Io voglio sempre fare tutto che offre il mio potenziale, sono contenta quando riesco a fare tutto”.
Raccontandosi, Raffaeli, che oggi a Sofia ha festeggiato il suo onomastico, ha detto, “è dall’eta’ di 7 anni che pratico la ginnastica ritmica, è stata mia mamma ad accompagnarmi poi nonno Nello è stato il mio autista. I miei idoli? All’inizio era proprio Julieta, poi la russa Yana Kudryavtseva e l’israeliana Linoy Ashram”.
Domani ultima giornata con le ‘Farfalle’ a caccia dell’oro poi l’appuntamento con i Mondiali sara’ per il 2023 a Valencia, in Spagna.
(AGI) – Roma, 17 set. – “Dedico questo oro nell’all around e i tre conquistati dei giorni scorsi alle Marche, la mia terra e a tutte le famiglie che stanno soffrendo, ma anche a tutta Italia”. È una dedica speciale quella che Sofia Raffaeli, numero uno al mondo della ginnastica ritmica, ha voluto fare da Sofia dove oggi si è laureata campionessa mondiale nell’all around, la gara che premia la ginnasta più completa nei quattro attrezzi di questo sport che a livello olimpico, ancora l’unico, è rimasto esclusivamente femminile.
Raffaeli è entrata nella storia sia dello sport italiano che della ginnastica mondiale. Infatti, è la prima azzurra a vincere un oro iridato individuale: nella capitale bulgara la 18enne di Chiaravalle ne ha vinti tre nei singoli attrezzi (palla, cerchio e nastro) e quello nel completo, oltre al bronzo alle clavette.
A livello internazionale bissa la russa Dina Averina (assente a Sofia ma con già in bacheca ben 18 ori iridati) che lo scorso anno si era imposta anche lei in tre prove individuali e nell’all around. Dalla prima edizione di Budapest 1963, nessuna ginnasta italiana era riuscita a salire sul podio nell’all around, gara che è sempre stata terra di conquista di sovietiche, bulgare, ucraine e bulgare.
Complessivamente la Federazione Ginnastica d’Italia ha conquistato 47 medaglie nella ritmica (15 ori, 20 argenti e 12 bronzi) in una classifica che vede la Russia al primo posto con 205 podi (113 ori, 57 argenti e 35 bronzi) davanti alla Bulgaria con 180 (68 ori).
Raffaeli, seconda fino all’ultima rotazione, è protagonista assoluta con la palla balzando al termine della gara al primo posto con 133.250 punti (cerchio 33.800, palla 34.250, clavette 32.250, nastro 32.950) si è lasciata alle spalle la tedesca di origini siberiane, Darja Varfolomeev (132.450) e la bulgara Stiliana Nikolova (128.800). Quarta l’ucraina Viktoriia Onopriienko (125.050), quinta l’altra italiana Milena Baldassarri (124.900).
Sofia, soprannominata la ‘Formica Atomica’, all’Arena Armeec della capitale della Bulgaria oltre ad aver fatto risuonare quattro volte l’Inno di Mameli, ha emozionato, è piaciuto molto a pubblico e soprattutto alle giurie, scrivendo una pagina indelebile che la proietta verso le Olimpiadi di Parigi 2024.
Infatti, l’oro nell’all around vale la carta olimpica per l’Italia. La ginnastica marchigiana è tesserata per le Fiamme Oro, gruppo sportivo della Polizia di Stato, e viene allenata da Julieta Cantaluppi e da sua figlia Kristina Ghiurova che sono di origini bulgare.
“Alle clavette l’esecuzione è stata buona ma all’ultimo movimento ho perso le clavette, volevo fare meglio ma poi mi sono ripresa al nastro dove ho dato il massimo per recuperare – ha commentato Sofia con l’oro al collo -. Al cerchio non sono stata perfetta ma ho cercato di non fare errori ed ottenere un buon punteggio. Alla palla sapevo che dovevo fare bene ma anche restare tranquilla: sono entrata concentrata e gasata. Sotto l’aspetto tecnico non sono soddisfatta perchè potevo fare molto meglio: non ho fatto delle cose che avrei potuto fare. Io voglio sempre fare tutto che offre il mio potenziale, sono contenta quando riesco a fare tutto”.
Raccontandosi, Raffaeli, che oggi a Sofia ha festeggiato il suo onomastico, ha detto, “è dall’eta’ di 7 anni che pratico la ginnastica ritmica, è stata mia mamma ad accompagnarmi poi nonno Nello è stato il mio autista. I miei idoli? All’inizio era proprio Julieta, poi la russa Yana Kudryavtseva e l’israeliana Linoy Ashram”.
Domani ultima giornata con le ‘Farfalle’ a caccia dell’oro poi l’appuntamento con i Mondiali sara’ per il 2023 a Valencia, in Spagna.