• 27 Novembre 2024 11:37

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Sono ancora quasi 7 milioni gli italiani senza neanche una dose di vaccino

Set 9, 2022

AGI – Sono 6,82 milioni gli italiani di età superiore a 5 anni che non hanno ricevuto nemmeno una dose di vaccino, di cui 5,62 milioni attualmente vaccinabili, pari al 9,7% della platea, e 1,2 milioni guariti da Covid da meno di 180 giorni, quindi protetti solo temporaneamente, pari al 2,1% della platea. È quanto emerge dal monitoraggio settimanale indipendente della Fondazione Gimbe secondo cui – al 7 settembre – l’88,2% della platea (50,8 milioni) ha ricevuto almeno una dose di vaccino e l’86,7% (49,9 milioni) ha completato il ciclo vaccinale.

Nella settimana 31 agosto-6 settembre rimangono sostanzialmente stabili i nuovi vaccinati: 2.166 rispetto ai 2.261 della settimana precedente (-4,2%). Di questi il 47% è rappresentato dalla fascia 5-11 anni: 1.019, con un incremento del 13,3% rispetto alla settimana precedente. Cala tra gli over 50, più a rischio di malattia grave, il numero di nuovi vaccinati che si attesta a quota 404 (-16,5% rispetto alla settimana precedente).

Le terze dosi somministrate sono 40.107.627, con una media settimanale di 2.399 somministrazioni al giorno. In base alla platea ufficiale (47.703.593), aggiornata al 20 maggio, il tasso di copertura nazionale per le terze dosi è dell’84,1%, dal 78,3% della Sicilia all’88% della Lombardia. Sono 7,6 milioni le persone che non hanno ancora ricevuto la dose booster, di cui 5,21 milioni (il 10,9%) potrebbero riceverla subito, mentre 2,39 milioni (il 5%) non possono riceverla nell’immediato in quanto guarite da meno di 120 giorni.

Secondo quanto disposto dalla circolare del ministero della Salute dell’11 luglio 2022, la platea di persone candidate a ricevere il secondo richiamo (quarta dose) – da effettuare dopo almeno 120 giorni dalla terza – è di oltre 17,1 milioni di persone, di cui piu’ di 1,89 milioni non eleggibili nell’immediato in quanto guarite da meno di 120 giorni e 2,3 milioni che l’hanno gia’ ricevuto: sono dunque quasi 13 milioni le persone che dovrebbero riceverlo subito. Al 7 settembre sono state somministrate invece solo 2.323.573 quarte dosi, con una media di 10.656 somministrazioni al giorno (settimana 31 agosto-6 settembre), in calo rispetto alle 12.652 della settimana precedente (-15,8%).

“Quello che è davvero importante per over 60 e fragili – sottolinea Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe – è fare al più presto la quarta dose con qualunque vaccino disponibile, senza attendere ulteriormente. La popolazione generale che deve completare il ciclo primario con la terza dose può optare per il vaccino ‘tradizionale’, per quello aggiornato a BA.1, oppure attendere quello sviluppato per BA.4 e BA.5, la cui approvazione Ema è prevista per metà settembre”.

Il problema è che “in contrasto con le raccomandazioni degli organismi internazionali di sanità pubblica, l’esecutivo non ha ad oggi predisposto alcun piano di preparazione per il prossimo autunno-inverno. La gestione della pandemia e della campagna vaccinale rimangono ai margini delle proposte elettorali: il rischio è di trovarsi, per l’ennesima volta, in piena stagione autunnale ad inseguire il virus compromettendo la salute delle persone più fragili e generando ritardi nell’assistenza sanitaria ordinaria”.  

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