• 27 Novembre 2024 14:05

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La regina Elisabetta e la passione per lo sport e i cavalli 

Set 9, 2022

AGI – Sette Olimpiadi da Regina: Elisabetta II ha sempre avuto un legame molto stretto con lo sport, dalla sua grande passione per i cavalli fino al calcio.

La defunta sovrana vantava sette ‘presenze’ olimpiche: Londra 1948, Melbourne 1956, Montreal 1976, Calgary 1988, Sydney 2000, Vancouver 2010 e Londra 2012.

E un primato: è l’unico capo di Stato ad aver inaugurato due edizioni dei Giochi olimpici in due Paesi diversi, Montreal 1976 e Londra 2012.

La prima apparizione in ambito olimpico risaliva agli anni successivi la Seconda Guerra Mondiale. Il 29 luglio del 1948 allo stadio di Wembley, Elisabetta era presente sulla tribuna reale assieme alla famiglia per la solenne cerimonia d’apertura dei Giochi che vennero dichiarati aperti dal padre Re Giorgio VI.

Risale alla sua visita a Roma nel 1961 la nascita della grande passione di Elisabetta II per i cavalli. Assieme al principe consorte Filippo assistette al concorso ippico di Piazza di Siena.

In onore della Regina è stato allestito il ‘Royal Meeting’ all’ippodromo di Ascot: alla giornata di corse, alla quale non è mai mancata, è ancora oggi d’obbligo un abbigliamento elegante e l’utilizzo del tradizionale un cappello.

Nelle sue residenze Elisabetta II ha allevato i cavalli purosangue ed è stata un’abilissima cavallerizza. Il 30 luglio del 1966, 13 anni dopo la sua incoronazione, sempre a Wembley, la Regina consegnò al capitano dell’Inghilterra, Bobby Moore la Coppa Rimet (oggi Coppa del mondo di calcio) dopo la vittoria ai supplementari contro la Germania Ovest. Nella vita di Elisabetta II c’era anche il tennis.

A Wimbledon è andata ufficialmente solo quattro volte, tre fino al 1977 e successivamente nel 2010.

Fino al 2017 è stata la padrona dell’All England Lawn Tennis and Croquet Club, la società che organizza il torneo di Wimbledon. La Regina è stata molto legata anche al rugby: nel 1999 a Cardiff premio’ il capitano dell’Australia, John Eales dopo la vittoria del Mondiale sulla Francia.

Lungo e sentito il rapporto con il ‘football’ che Elisabetta II ha definito, “uno sport e un business difficile, i calciatori spesso sono prime donne ma si tratta di un gioco meraviglioso”.

Simpatizzante dell’Arsenal, nel 2007 aveva invitato i ‘gunners’ a Buckingham Palace per quella che resterà la prima ed unica visita di una squadra nella residenza londinese.

Nel 1996 era presente alla finale dell’Europeo tra Germania e Repubblica Ceca e la sovrana ad inizio partita strinse la mano a tutti calciatori. Nel 2021 la Regina Elisabetta II non era presente a Wembley in occasione della finale Inghilterra-Italia ma alla vigilia dell’incontro invio’ una lettera al ct dei bianchi Southgate: “55 anni fa sono stata abbastanza fortunata da consegnare la Coppa Rimet a Bobby Moore.

Voglio inviare i miei complimenti, e quelli della mia famiglia, alla squadra per aver raggiunto la finale e rivolgere i miei sinceri auguri per domani, nella speranza che la storia ricordi non solo i successi, ma anche lo spirito, l’attaccamento e l’orgoglio che avete fin qui dimostrato”.

Poi l’Italia vinse ai rigori. Infine, i Giochi olimpici di Londra di 10 anni fa. A dichiarare aperte le Olimpiadi fu proprio Elisabetta II. Emozionante il breve cortometraggio ‘Happy and Glorious’ proiettato prima del suo intervento.

Ambientato a Buckingham Palace, James Bond, interpretato da Daniel Craig, andò a prelevare Sua Maestà per poi accompagnarla allo stadio a bordo di un elicottero dal quale alla fine entrambi si lanciano (ovviamente nel filmato) con il paracadute. 

AGI – Sette Olimpiadi da Regina: Elisabetta II ha sempre avuto un legame molto stretto con lo sport, dalla sua grande passione per i cavalli fino al calcio.
La defunta sovrana vantava sette ‘presenze’ olimpiche: Londra 1948, Melbourne 1956, Montreal 1976, Calgary 1988, Sydney 2000, Vancouver 2010 e Londra 2012.
E un primato: è l’unico capo di Stato ad aver inaugurato due edizioni dei Giochi olimpici in due Paesi diversi, Montreal 1976 e Londra 2012.
La prima apparizione in ambito olimpico risaliva agli anni successivi la Seconda Guerra Mondiale. Il 29 luglio del 1948 allo stadio di Wembley, Elisabetta era presente sulla tribuna reale assieme alla famiglia per la solenne cerimonia d’apertura dei Giochi che vennero dichiarati aperti dal padre Re Giorgio VI.
Risale alla sua visita a Roma nel 1961 la nascita della grande passione di Elisabetta II per i cavalli. Assieme al principe consorte Filippo assistette al concorso ippico di Piazza di Siena.
In onore della Regina è stato allestito il ‘Royal Meeting’ all’ippodromo di Ascot: alla giornata di corse, alla quale non è mai mancata, è ancora oggi d’obbligo un abbigliamento elegante e l’utilizzo del tradizionale un cappello.
Nelle sue residenze Elisabetta II ha allevato i cavalli purosangue ed è stata un’abilissima cavallerizza. Il 30 luglio del 1966, 13 anni dopo la sua incoronazione, sempre a Wembley, la Regina consegnò al capitano dell’Inghilterra, Bobby Moore la Coppa Rimet (oggi Coppa del mondo di calcio) dopo la vittoria ai supplementari contro la Germania Ovest. Nella vita di Elisabetta II c’era anche il tennis.
A Wimbledon è andata ufficialmente solo quattro volte, tre fino al 1977 e successivamente nel 2010.
Fino al 2017 è stata la padrona dell’All England Lawn Tennis and Croquet Club, la società che organizza il torneo di Wimbledon. La Regina è stata molto legata anche al rugby: nel 1999 a Cardiff premio’ il capitano dell’Australia, John Eales dopo la vittoria del Mondiale sulla Francia.
Lungo e sentito il rapporto con il ‘football’ che Elisabetta II ha definito, “uno sport e un business difficile, i calciatori spesso sono prime donne ma si tratta di un gioco meraviglioso”.
Simpatizzante dell’Arsenal, nel 2007 aveva invitato i ‘gunners’ a Buckingham Palace per quella che resterà la prima ed unica visita di una squadra nella residenza londinese.
Nel 1996 era presente alla finale dell’Europeo tra Germania e Repubblica Ceca e la sovrana ad inizio partita strinse la mano a tutti calciatori. Nel 2021 la Regina Elisabetta II non era presente a Wembley in occasione della finale Inghilterra-Italia ma alla vigilia dell’incontro invio’ una lettera al ct dei bianchi Southgate: “55 anni fa sono stata abbastanza fortunata da consegnare la Coppa Rimet a Bobby Moore.
Voglio inviare i miei complimenti, e quelli della mia famiglia, alla squadra per aver raggiunto la finale e rivolgere i miei sinceri auguri per domani, nella speranza che la storia ricordi non solo i successi, ma anche lo spirito, l’attaccamento e l’orgoglio che avete fin qui dimostrato”.
Poi l’Italia vinse ai rigori. Infine, i Giochi olimpici di Londra di 10 anni fa. A dichiarare aperte le Olimpiadi fu proprio Elisabetta II. Emozionante il breve cortometraggio ‘Happy and Glorious’ proiettato prima del suo intervento.
Ambientato a Buckingham Palace, James Bond, interpretato da Daniel Craig, andò a prelevare Sua Maestà per poi accompagnarla allo stadio a bordo di un elicottero dal quale alla fine entrambi si lanciano (ovviamente nel filmato) con il paracadute. 

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