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Quanto è bella la vita da nomade digitale con lo ‘smart walking’

Set 8, 2022

Negli ultimi sette anni ha percorso a piedi migliaia di chilometri in Italia e all’estero. Il suo primo cammino, intrapreso nel 2015, è stato quello ‘Portoghese’: quasi 300 chilometri da Porto a Santiago di Compostela. Da quel momento, Davide Fiz, classe 1976, originario di Livorno, una laurea in Economia all’Università di Pisa con una tesi sulla conservazione e lo sviluppo sostenibile nei parchi, non si è più fermato.

Appassionato fin da giovanissimo di viaggi e fotografia, Fiz è un freelance che si occupa di vendite commerciali per alcune aziende in ambito nazionale. La decisione di unire la sua passione per i cammini con il suo lavoro è nata proprio nel 2015.

“Vivevo a Palermo con la mia ex compagna”, racconta Fiz all’AGI, “poi la nostra relazione è finita, ci siamo lasciati e io sono ritornato a Livorno. Vista la situazione, però, lavorare da casa non era proprio l’ideale per il mio umore. Ho continuato a viaggiare molto poi, l’estate scorsa, durante il mio quarto cammino di Santiago, ho iniziato a convincermi che avrei potuto unire la mia passione per i cammini con il lavoro”.

Venti cammini in altrettante regioni

Rientrato in Italia, Fiz ci ha ragionato un po’ e ha preparato un progetto con l’intenzione di fare venti cammini in venti regioni italiane.

“È nato così il progetto ‘Smart Walking’ e l’ho fatto ‘giocando’ un po’ sul concetto di ‘smart working’, anche se in Italia con queste parole ci si riferisce al lavoro da remoto prestato da dipendenti pubblici o di aziende private”, spiega Fiz. “Io, invece, dal punto di vista legislativo, avendo la partita Iva da 12 anni, sono un freelance, una sorta di ‘nomade digitale’. Non avendo, dunque, un rapporto da dipendente, mi basta avere una connessione internet e, a quel punto, posso lavorare da qualunque posto e parte del mondo. Sono un commercial sales, mi occupo di vendite commerciali e, in sostanza, trovo i clienti per le due aziende per le quali lavoro: una ha sede a Lucca ed è specializzata in videoproduzione e l’altra sta a Genova e produce delle maglie storiche di squadre di calcio”.

Viaggio in Sardegna

Per adesso, dei venti cammini che ha incluso nel progetto ‘Smart Walking’, Davide Fiz ne ha già completati sedici. L’ultimo, terminato da poco, è stato quello che ha compiuto su un tratto del Cammino minerario di Santa Barbara, in Sardegna. È partito il 30 agosto dall’ex miniera di Rosas a Narcao (Sud Sardegna) e, dopo aver percorso circa cento chilometri tra interno e costa, l’ha concluso sabato 3 settembre a Iglesias.

“Dopo essere stato consigliato dalla Fondazione del cammino”, racconta Fiz, “ho deciso di fare cinque tra le tappe più significative. Ho fatto presente che avrei voluto camminare sia in alcune parti dell’entroterra che vicino al mare e avere, ovviamente, una buona connessione internet. Secondo me, questo è uno dei cammini meglio organizzati in Italia”.

La giornata tipo

La sua giornata tipo, per ogni cammino che affronta, è divisa in due: la mattina dalle 7, e per circa 5 ore, la dedica solo a camminare. “Così facendo riesco ad arrivare più o meno alle 12 nel b&b, che prenoto in anticipo, ovviamente dopo essermi accertato della presenza di una buona connessione a internet”, spiega Fiz. “In questo modo ho il tempo di pranzare e fare una doccia. Di pomeriggio, con il computer che ho sempre con me nello zaino, inizio a lavorare da remoto. Ciò che faccio mi ha permesso di trovare un nuovo equilibrio. È anche un modo che mi permette di scoprire tantissimi borghi e di valorizzare un tipo di turismo sostenibile. Ogni cammino lo documento con foto e post su Instagram, su LinkedIn e su uno spazio che ho anche su ‘Mountainblog'”.

Il ‘cammino di Enzo’

Di viaggi Fiz ne ha fatti parecchi, ma ce n’è uno che, finora, lo ha emozionato di più. “Tra quelli che ho fatto”, conferma, “uno mi è rimasto in modo particolare nel cuore, per la storia umana che c’è dietro. Sono stato invitato a fare un cammino in Abruzzo, contattato da alcuni esponenti del comitato di San Pietro eremita, che avevano letto su un giornale la mia storia. Quel cammino è stato fortemente voluto da un docente, Enzo Urbano. Quando, però, tutte le tappe del percorso sono state completate, è arrivata la pandemia e poi, a dicembre scorso, purtroppo, lui è venuto a mancare improvvisamente, prima che si potesse inaugurare. Tutte le persone a lui vicine e del comitato hanno pensato a quel punto che il progetto naufragasse definitivamente. Così, quando mi hanno contattato e mi hanno chiesto di inaugurarlo, ho accettato”.

“È stato un cammino bellissimo”, ricorda Fiz. “La moglie di Urbano mi ha abbracciato e ringraziato per averlo fatto e mi ha detto che è stato un modo anche per ricordare cio’ che aveva fatto suo marito. È stato molto emozionante proprio per il valore umano che c’è stato”.

‘Smart walking festival’

Il prossimo cammino di Davide Fiz, il diciassettesimo del progetto ‘Smart Walking’, sarà quello di San Vili, in Trentino, che parte da Madonna di Campiglio e arriva fino a Trento, in programma dal 12 al 19 settembre. “Il progetto è andato oltre a ogni piu’ rosea aspettativa”, ammette Fiz, “e, per questo, ho deciso di promuovere il primo ‘Smart Walking festival’, che si svolgerà il 22 e 23 ottobre prossimi, a Carsoli, in provincia dell’Aquila. Saranno due giorni di dibattiti dove verranno invitati a partecipare anche i rappresentanti venti comitati dei cammini che ho percorso quest’anno”.

Fiz, intanto, anticipa all’AGI che in Sardegna ha intenzione di ritornare anche l’anno prossimo: “Sarò qui nel 2023 – conferma – per il mio nuovo progetto, che si chiamerà ‘Smart Walking Coast to Coast'”.

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