• 27 Novembre 2024 17:42

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Un pieno di metano costa cinque volte di più

Set 6, 2022

Il prezzo del metano è alle stelle, la situazione è davvero allarmante in Italia. Secondo quanto apprendiamo da un comunicato stampa ufficiale, il presidente di Federmetano, Dante Natali, è intervenuto durante il programma Agorà estate (Rai3) lo scorso 31 agosto proprio per parlare di quello che sta succedendo.

La preoccupazione di Federmetano

Natali ha descritto la situazione preoccupante che sta investendo in questo momento lo storico settore del metano per autotrazione, sottolineando in particolar modo quanto sia necessario intervenire in maniera radicale per poter salvaguardare il comparto, sprofondato in una crisi senza precedenti. Più del 40% dei circa 1.500 impianti presenti sul territorio è informalmente chiuso, il gas naturale infatti viene venduto a prezzi più che triplicati rispetto a un anno fa (in alcuni casi quintuplicati).

Il presidente ha inoltre sottolineato che il metano per autotrazione è un settore di punta se consideriamo la transizione energetica, argomento così caldo in questo momento storico in cui infatti non si parla d’altro. Il 30% di gas naturale che viene venduto e distribuito infatti è già oggi nella forma bio. Questo significa che una vettura alimentata a metano che oggi fa il pieno in un punto vendita qualsiasi della rete percorre il 30% dei chilometri senza emettere CO2.

Il consumo di gas in Italia

Il mese di agosto si è concluso con una gran frenata nei consumi di gas italiani, grazie dell’impatto dei prezzi altissimi sui consumi industriali e civili, che ha più che compensato il deciso rimbalzo delle centrali. Secondo le elaborazioni della Staffetta Quotidiana sui dati di Snam Rete Gas, agosto ha registrato in Italia un consumo di 3.737,6 mln di mc di gas, in diminuzione del 4,7% o di quasi 200 mln mc su agosto 2021 e in linea (+0,7%) con la media del decennio 2012-2021.

Facendo un’analisi della domanda per settore di consumo, il termoelettrico è l’unica voce in crescita (2.090,1 mln mc), con quasi 140 mln mc o il 7,1% in più di agosto 2021 e forte ripresa anche sulla media del decennio (+7,8%). Sul rimbalzo delle centrali elettriche, a dispetto dei prezzi molto alti del metano all’ingrosso, hanno influito la riduzione della produzione da rinnovabili in Italia, soprattutto idro ed eolico, nonché un calo delle importazioni di elettricità, in questo caso per la ridotta offerta nucleare francese.

Hanno però più che compensato la ripresa della domanda termoelettrica l’industria (745,1 mln mc, -20,6% o quasi 200 mln mc in meno su agosto 2021 e -13,5% sulla media del decennio), con i record dei prezzi all’ingrosso che hanno portato le fabbriche a diminuire i prelievi, passando a combustibili alternativi o anche riducendo la produzione, e il settore civile (-7,8% a 787,8 mln, -1,3% sul decennio), che risente dell’impatto dei prezzi alti sulle imprese più piccole.

L’aumento del prezzo del metano

La situazione è allarmante oggi, l’aumento è iniziato un anno fa, con prezzi quasi raddoppiati, e non ha mai rallentato. Oggi i prezzi infatti sono cinque volte più alti rispetto al 2021. Se l’anno scorso infatti il prezzo in genere stava sotto 1 euro, oggi molti distributori vendono il metano a 5 euro al kg. Tante stazioni hanno dovuto chiudere, avendo perso molti clienti per i prezzi altissimi.

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