AGI – Juventus-Roma, Massimiliano Allegri contro Josè Mourinho, ma anche Vlahovic contro Abraham e Dybala contro il suo passato: sono tante le chiavi di lettura per la sfida di domani alle 18,30 allo Stadium, dove i giallorossi hanno rimediato 10 sconfitte e una sola inutile vittoria, nell’agosto di due anni fa.
Mancheranno tanti protagonisti, Pogba, Di Maria e Bonucci tra i padroni di casa e Zaniolo e Wjnaldum tra gli ospiti. Mou sa che per la sua Roma a punteggio pieno dopo due gare espugnare il campo della Juve varrebbe doppio e non solo per i trascorsi interisti che fanno di lui un nemico per la tifoseria bianconera: “È una partita contro una delle pretendenti allo scudetto”, ha sottolineato il tecnico portoghese, “giocare contro una big è sempre una difficoltà, ma anche una motivazione. Sono andato tante volte a Torino, domani è una in più. Non c’è però un legame con il passato e con il futuro. è una gara isolata”.
Allegri, sotto pressione dopo il brutto pareggio a reti bianche a Marassi con la Samp, ha risposto alle critiche con ironia: “So anche io che abbiamo giocato male nel primo tempo, ma non vorrei che a cercare il divertimento poi si diventi bellini e perdenti”. “Io”, ha spiegato, “sono più arrabbiato per la ripresa, quando dovevamo azzannare la partita e vincerla. Capiterà ancora che giocheremo partite sporche, ma ci sono 95′ per portare a casa i tre punti, anche dopo 45′ brutti bisogna insistere e crederci”.
L’allenatore toscano ha inviato messaggi distensivi ai prossimi avversari, anzitutto all’ex Dybala (“Abbiamo vissuto anni straordinari insieme, ha fatto divertire tanto i tifosi e anche me”) e a Mourinho (“Si vede che sta plasmando la squadra a sua immagine e somiglianza”).
In difesa mancherà ancora Bonucci: “Non sta ancora bene e non sarà convocato”, ha detto Allegri, “si sente la gamba strana e non voglio fare le cose a mezzo. Leo è talmente importante che non ha senso rischiare“. Szczesny sarà a disposizione anche se potrebbe essere confermato Perin tra i pali.
Non è escluso uno spezzone di gara per l’ultimo acquisto, l’attaccante polacco Milik: “Stiamo aspettando il nulla osta, di lui sono molto contento, ha numeri straordinari, gli piace venire incontro, quindi potrebbe giocare anche con Vlahovic. Anzi, per domani mi sta balenando un’idea che mi è venuta in mente tornando nello spogliatoio. Chissà”.
La Roma dovrebbe giocare con due mediani con Matic titolare al posto di Zaniolo per affiancare Cristante. Titolarissimo Dybala su cui Mou ha precisato: “Non devo dargli consigli, ha la faccia da bambino, ma non è un bambino. Ha tanta esperienza, dal modo in cui ha lavorato in questi giorni non ho notato niente di diverso. Mi aspetto una partita normale, magari con un po’ di emozione all’inizio”.
Felix Afena-Gyan non è stato convocato: l’attaccante ghanese classe 2003 è a un passo dalla Cremonese e la sua partenza sbloccherebbe l’arrivo di Andrea Belotti.
Da Mou anche un pensiero sul girone di Europa League con la Rima che ha pescato Ludogorets, Betis e HJK Helsinki. “È una competizione difficile, ci sono squadre con un gran potenziale economico che devono vincere il torneo per evitare un disastro. Noi andiamo avanti passo dopo passo. Il girone non è facile. Il Betis è forte, ha un allenatore top. Il Ludogorets ha giocatori stranieri che migliorano la rosa. L’Helsinki non lo conosco ma il calcio del nord Europa è in crescita e giocheremo su un altro campo di plastica”.
AGI – Juventus-Roma, Massimiliano Allegri contro Josè Mourinho, ma anche Vlahovic contro Abraham e Dybala contro il suo passato: sono tante le chiavi di lettura per la sfida di domani alle 18,30 allo Stadium, dove i giallorossi hanno rimediato 10 sconfitte e una sola inutile vittoria, nell’agosto di due anni fa.
Mancheranno tanti protagonisti, Pogba, Di Maria e Bonucci tra i padroni di casa e Zaniolo e Wjnaldum tra gli ospiti. Mou sa che per la sua Roma a punteggio pieno dopo due gare espugnare il campo della Juve varrebbe doppio e non solo per i trascorsi interisti che fanno di lui un nemico per la tifoseria bianconera: “È una partita contro una delle pretendenti allo scudetto”, ha sottolineato il tecnico portoghese, “giocare contro una big è sempre una difficoltà, ma anche una motivazione. Sono andato tante volte a Torino, domani è una in più. Non c’è però un legame con il passato e con il futuro. è una gara isolata”.
Allegri, sotto pressione dopo il brutto pareggio a reti bianche a Marassi con la Samp, ha risposto alle critiche con ironia: “So anche io che abbiamo giocato male nel primo tempo, ma non vorrei che a cercare il divertimento poi si diventi bellini e perdenti”. “Io”, ha spiegato, “sono più arrabbiato per la ripresa, quando dovevamo azzannare la partita e vincerla. Capiterà ancora che giocheremo partite sporche, ma ci sono 95′ per portare a casa i tre punti, anche dopo 45′ brutti bisogna insistere e crederci”.
L’allenatore toscano ha inviato messaggi distensivi ai prossimi avversari, anzitutto all’ex Dybala (“Abbiamo vissuto anni straordinari insieme, ha fatto divertire tanto i tifosi e anche me”) e a Mourinho (“Si vede che sta plasmando la squadra a sua immagine e somiglianza”).
In difesa mancherà ancora Bonucci: “Non sta ancora bene e non sarà convocato”, ha detto Allegri, “si sente la gamba strana e non voglio fare le cose a mezzo. Leo è talmente importante che non ha senso rischiare”. Szczesny sarà a disposizione anche se potrebbe essere confermato Perin tra i pali.
Non è escluso uno spezzone di gara per l’ultimo acquisto, l’attaccante polacco Milik: “Stiamo aspettando il nulla osta, di lui sono molto contento, ha numeri straordinari, gli piace venire incontro, quindi potrebbe giocare anche con Vlahovic. Anzi, per domani mi sta balenando un’idea che mi è venuta in mente tornando nello spogliatoio. Chissà”.
La Roma dovrebbe giocare con due mediani con Matic titolare al posto di Zaniolo per affiancare Cristante. Titolarissimo Dybala su cui Mou ha precisato: “Non devo dargli consigli, ha la faccia da bambino, ma non è un bambino. Ha tanta esperienza, dal modo in cui ha lavorato in questi giorni non ho notato niente di diverso. Mi aspetto una partita normale, magari con un po’ di emozione all’inizio”.
Felix Afena-Gyan non è stato convocato: l’attaccante ghanese classe 2003 è a un passo dalla Cremonese e la sua partenza sbloccherebbe l’arrivo di Andrea Belotti.
Da Mou anche un pensiero sul girone di Europa League con la Rima che ha pescato Ludogorets, Betis e HJK Helsinki. “È una competizione difficile, ci sono squadre con un gran potenziale economico che devono vincere il torneo per evitare un disastro. Noi andiamo avanti passo dopo passo. Il girone non è facile. Il Betis è forte, ha un allenatore top. Il Ludogorets ha giocatori stranieri che migliorano la rosa. L’Helsinki non lo conosco ma il calcio del nord Europa è in crescita e giocheremo su un altro campo di plastica”.