• 30 Novembre 2024 8:30

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Cinque ‘Fate’ azzurre sul tetto della ginnastica artistica d’Europa

Ago 13, 2022

AGI – ‘So ein Schoener Tag’ è il canticchiato ritornello della famosa canzone popolare tedesca ‘Fliegerlied’ risuonata oggi pomeriggio nella Olympiahalle di Monaco di Baviera.

Per la ginnastica artistica italiana è di fatto proprio ‘una bella giornata’. Le ‘Fate’ sono salite sul tetto d’Europa nella gara a squadre per un oro che mancava da Volos 2006.

Sedici anni fa c’era Vanessa Ferrari, la più grande ginnasta azzurra di tutti i tempi, oggi in Baviera, terra delle feste (su tutte l’Oktoberfest) e della cultura sportiva, ci sono Martina Maggio, Alice ed Asia D’Amato, Giorgia Villa ed Angela Andreoli.

Cinque atlete (le prime quattro portacolori delle Fiamme Oro), allenate a Brescia da Marco Campodonico e Monica Bergamelli sotto la supervisione del direttore tecnico azzurro Enrico Casella, il guru della ginnastica italiana.

Per l’Italia ottimi 165.163 punti, un punteggio monstre (“la Russia oggi non era presente ma 165 punti non sono scontati per nessuno”, ha detto Casella). Argento alla Gran Bretagna (161.164), bronzo alla Germania (158.430). L’Italdonne parte al volteggio.

Sulla rincorsa dai 25 metri Martina Maggio completa il suo ‘Yurchenko’ – movimento che prende il nome dalla prima atleta che l’ha proposto, ovvero la sovietica Natalia Yurchenko nei primi anni ’80 – con un avvitamento e mezzo. Ancora meglio fa Asia D’Amato che stoppa il ‘Yurchenko’ con due avvitamenti mettendo in cassaforte altri 13.833 punti.

Alice D’Amato è più pulita della sorella e totalizza un sontuoso 14.100.

La seconda rotazione sono le parallele con la sfida per l’oro che si sposta sui salti, ‘Thachev’, ‘Pak’, ‘Shaposnikova’ tra 180 e 360 gradi.

Al giro di boa l’Italia è in vantaggio di quasi tre punti sulle britanniche. Alla trave la squadra azzurra punta sull’esperienza di Giorgia Villa che non tradisce.

A seguire Asia D’Amato è sublime. L’ultimo attrezzo è il corpo libero e per l’Italia è la trionfale passerella finale. Martina Maggio prenota il successo, Alice D’Amato lo avvicina sempre di più e Asia piazza 13.566 concretizzando l’obiettivo posto alla vigilia.

“Le ragazze sono meritatamente campionesse d’Europa perché sono state le migliori. Ottenere 165 punti con una gara secca a tre senza scartare i punteggi è veramente importante.

Se c’era la Russia per vincere avrebbe dovuto fare questo punteggio, magari avrebbe fatto di più ma 165 punti bisogna farli e non è scontato”: sono le parole di Enrico Casella ai cronisti nella mixed zone della Olympiahalle.

“Al volteggio abbiamo preceduto di due decimi la Gran Bretagna, poi alla trave sono state tutte fantastiche e al corpo libero è stata l’apoteosi: non c’è da fare un appunto a nessuna – ha aggiunto Casella -. Volos 2006? Le vittorie sono tutte belle soprattutto nelle gare a squadre. Questo è un gruppo coltivato in casa, a Brescia, mentre in quello di sedici anni fa c’erano ragazzi di Brescia ma anche di Trieste e Imola”.

Infine la dedica da parte anche delle ragazze: “dedichiamo questa vittoria ad Anna Claudia Cartoni, una giudice, una professionista che lavorava in federazione scomparsa recentemente in un incidente in mare all’Argentario”. 

AGI – ‘So ein Schoener Tag’ è il canticchiato ritornello della famosa canzone popolare tedesca ‘Fliegerlied’ risuonata oggi pomeriggio nella Olympiahalle di Monaco di Baviera.
Per la ginnastica artistica italiana è di fatto proprio ‘una bella giornata’. Le ‘Fate’ sono salite sul tetto d’Europa nella gara a squadre per un oro che mancava da Volos 2006.
Sedici anni fa c’era Vanessa Ferrari, la più grande ginnasta azzurra di tutti i tempi, oggi in Baviera, terra delle feste (su tutte l’Oktoberfest) e della cultura sportiva, ci sono Martina Maggio, Alice ed Asia D’Amato, Giorgia Villa ed Angela Andreoli.
Cinque atlete (le prime quattro portacolori delle Fiamme Oro), allenate a Brescia da Marco Campodonico e Monica Bergamelli sotto la supervisione del direttore tecnico azzurro Enrico Casella, il guru della ginnastica italiana.
Per l’Italia ottimi 165.163 punti, un punteggio monstre (“la Russia oggi non era presente ma 165 punti non sono scontati per nessuno”, ha detto Casella). Argento alla Gran Bretagna (161.164), bronzo alla Germania (158.430). L’Italdonne parte al volteggio.
Sulla rincorsa dai 25 metri Martina Maggio completa il suo ‘Yurchenko’ – movimento che prende il nome dalla prima atleta che l’ha proposto, ovvero la sovietica Natalia Yurchenko nei primi anni ’80 – con un avvitamento e mezzo. Ancora meglio fa Asia D’Amato che stoppa il ‘Yurchenko’ con due avvitamenti mettendo in cassaforte altri 13.833 punti.
Alice D’Amato è più pulita della sorella e totalizza un sontuoso 14.100.
La seconda rotazione sono le parallele con la sfida per l’oro che si sposta sui salti, ‘Thachev’, ‘Pak’, ‘Shaposnikova’ tra 180 e 360 gradi.
Al giro di boa l’Italia è in vantaggio di quasi tre punti sulle britanniche. Alla trave la squadra azzurra punta sull’esperienza di Giorgia Villa che non tradisce.
A seguire Asia D’Amato è sublime. L’ultimo attrezzo è il corpo libero e per l’Italia è la trionfale passerella finale. Martina Maggio prenota il successo, Alice D’Amato lo avvicina sempre di più e Asia piazza 13.566 concretizzando l’obiettivo posto alla vigilia.
“Le ragazze sono meritatamente campionesse d’Europa perché sono state le migliori. Ottenere 165 punti con una gara secca a tre senza scartare i punteggi è veramente importante.
Se c’era la Russia per vincere avrebbe dovuto fare questo punteggio, magari avrebbe fatto di più ma 165 punti bisogna farli e non è scontato”: sono le parole di Enrico Casella ai cronisti nella mixed zone della Olympiahalle.
“Al volteggio abbiamo preceduto di due decimi la Gran Bretagna, poi alla trave sono state tutte fantastiche e al corpo libero è stata l’apoteosi: non c’è da fare un appunto a nessuna – ha aggiunto Casella -. Volos 2006? Le vittorie sono tutte belle soprattutto nelle gare a squadre. Questo è un gruppo coltivato in casa, a Brescia, mentre in quello di sedici anni fa c’erano ragazzi di Brescia ma anche di Trieste e Imola”.
Infine la dedica da parte anche delle ragazze: “dedichiamo questa vittoria ad Anna Claudia Cartoni, una giudice, una professionista che lavorava in federazione scomparsa recentemente in un incidente in mare all’Argentario”. 

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