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Il vero problema non sono le auto elettriche

Ago 4, 2022

L’auto elettrica in Italia si può ricaricare soltanto nel 7,5% delle aree di servizio autostradali, un dato che sottolinea quanto il nostro Paese sia ancora indietro sotto questo punto di vista. Il report “Colonnine in autostrada 2022” di insideevs.it parla chiaro: l’Italia è in gran ritardo nello sviluppo dell’infrastruttura necessaria per chi deve viaggiare in elettrico.

L’auto elettrica dovrebbe in realtà essere il futuro, visto che tra qualche anno in Europa tutte le motorizzazioni tradizionali verranno vietate. E quindi, come può il Bel Paese essere ancora a questo punto? L’Italia non ha sviluppato a dovere l’infrastruttura di ricarica per le auto a zero emissioni, il ritardo rispetto ai principali Paesi europei è significativo, soprattutto quando si parla di colonnine in autostrada.

Le colonnine di ricarica in Italia

InsideEVs per la prima volta ha realizzato una mappa che fotografa la reale disponibilità di colonnine di ricarica all’interno delle aree di servizio che si trovano lungo i 6.943 chilometri di rete autostradale italiana; la disponibilità rilevata è a dir poco insufficiente e molto disomogenea sul territorio nazionale.

Il report è aggiornato al mese di luglio 2022, quindi molto recente, e mette in evidenza che su 506 stazioni di servizio operative in autostrada, sono solo 59 quelle che offrono la disponibilità di colonnine per l’auto elettrica, per un totale 254 punti di ricarica, ma i numeri diventano ancora più bassi quando parliamo di colonnine “ad alta potenza” – da 150 a 350 kW – in questo caso infatti sono solo 38 le stazioni di servizio e 172 i punti di ricarica. Quelle ad alta velocità sono le stazioni necessarie per poter “fare rifornimento di energia” in tempi brevi, dai 15 ai 30 minuti, durante un viaggio. Immaginiamo di essere in auto per ore, per raggiungere una località di vacanza insieme alla famiglia: la ricarica veloce è strettamente necessaria.

Che cosa manca in Italia

È normale che, per poter viaggiare serenamente con l’auto elettrica, serva un adeguato numero assoluto di punti di ricarica, ma non solo: è fondamentale anche l’omogeneità della diffusione sul territorio delle aree di servizio in cui ci siano colonnine disponibili. Secondo il report appena pubblicato, per ogni Regione italiana l’analisi misura la diffusione come numero di aree di servizio dotate di ricarica ad alta potenza ogni 100 chilometri di autostrada.

Le regioni più attrezzate sono Emilia Romagna e Lombardia, ma anche Valle d’Aosta e Umbria, e dispongono di più di un’area di servizio con colonnine di ricarica per auto elettriche ogni 100 chilometri. Pessima invece la situazione di Basilicata, Molise e Sicilia, che al momento non offrono ancora stazioni con punti di rifornimento di energia in autostrada, costringendo quindi gli automobilisti a uscire dal casello per andare a ricaricare alla colonnina più vicina. È assurdo. Si rilevano comunque delle forti differenze fra Nord, Centro e Sud Italia.

Chi dovrebbe provvedere

Per legge la responsabilità dell’installazione delle colonnine è dei concessionari autostradali, che dovrebbe occuparsi di far installare le stazioni di ricarica sulle tratte di competenza. Il report sottolinea anche che la maggior parte delle concessionarie non ha fatto ancora alcun passo avanti in questo ambito, sono Autostrade per l’Italia sta portando avanti un piano con Free to X, i risultati già si notano: più di 27 aree di servizio sono già state attrezzate di infrastruttura di ricarica ad alta potenza.

Alessandro Lago, Direttore di Motor1.com e insideevs.it, ha dichiarato: “La fotografia che emerge da questo report conferma l’inadeguatezza dell’infrastruttura di ricarica italiana, con un’aggravante: alle autostrade si doveva dare la priorità così com’è stato fatto in altri Paesi come Francia e Germania, che considerano le reti viarie ad alto scorrimento strategiche non solo per normalizzare l’uso dell’auto elettrica a livello nazionale, ma anche per favorire il turismo straniero di chi viaggia con veicoli a zero emissioni. Dal futuro Governo auspichiamo maggiore sensibilità e interventi concreti per obbligare tutte le concessionarie ad agire. E come insideevs.it facciamo una proposta: uno sconto per chi viaggia in auto elettrica ed è costretto ad uscire dell’autostrada per ricaricare a causa della carenza di aree di servizio attrezzate”.

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