Al via la sperimentazione italiana che permetterà alle automobili di comunicare con le autostrade italiane: il programma si chiama Mercury, come quello che portò i primi astronauti della NASA in orbita, ed è un progetto che vede la collaborazione di Autostrade per l’Italia, Movyon e Volkswagen Group Italia.
L’iniziativa Intelligent Roads, questo il suo nome, è il primo passo per un innovativo piano di progressiva digitalizzazione dell’infrastruttura stradale, e permetterà agli automobilisti di conoscere in tempo reale le condizioni relative a traffico e viabilità.
Intelligent Roads, le autostrade diventano smart
Il sistema di comunicazione che permetterà alle auto di nuova generazione di comunicare in tempo reale con la strada è stato sviluppato da Movyon, società del gruppo Aspi che si occupa di sistemi di Intelligent Transport Systems e monitoraggio delle infrastrutture. Gli utenti potranno avere accesso, in tempo reale, alle informazioni relative a incidenti, code, veicoli fermi, presenza di persone o ostacoli su strada, eventi meteo e condizioni dell’asfalto nel tratto interessato.
Il tutto è reso possibile dalla tecnologia V2I (Vehicle to Infrastructure), un sistema di comunicazione wireless che consente uno scambio di dati bidirezionale tra la vettura e l’infrastruttura stradale; ovviamente, sia l’auto sia l’autostrada devono implementare gli strumenti e la connettività necessari.
Al momento le uniche auto in grado di comunicare con i tratti di autostrada interessati dalla sperimentazione sono quelle dotate di tecnologia Car2X, e cioè le Volkswagen Golf, ID.3 e ID.4.
Innovatrice anche sul fronte dei motori termici in tempi di transizione ecologica, la Casa di Wolfsburg guida la sperimentazione Intelligent Roads: Golf 8 è stata la prima auto al mondo a montare la tecnologia Car2X, e oggi Volkswagen è partner di Autostrade per l’Italia nell’avvio del progetto.
Questa tecnologia, definita dall’Automobile Club Tedesco come “una pietra miliare nelle tecnologie per la sicurezza” al pari di ABS e airbag, permette di mettere in comunicazione le vetture su strada attraverso la Wi-fi p, che opera senza utilizzare la rete dei telefoni cellulari. In tal modo le automobili possono comunicare localmente, potendo contare su una rete che copre fino a 800 metri in pochi millisecondi e proteggendo dati e privacy.
Dove parte la sperimentazione in Italia
Volkswagen sarà presto raggiunta da altri car maker nell’implementazione di sistemi che consentano all’auto di dialogare con la strada: “Il dialogo tra veicoli e infrastruttura e, più in generale, con l’ambiente circostante ha un enorme potenziale in termini di sicurezza, sostenibilità e user experience” spiega Stefano Sordelli, Future Mobility Director di Volkswagen Group Italia.
La creazione dell’ecosistema della “mobilità connessa” è il primo passo per costruire le strade del futuro, in cui i veicoli si muoveranno autonomamente seguendo le informazioni fornite direttamente dalla strada e dagli altri mezzi sul tragitto.
L’infrastruttura stradale italiana è quindi sulla via della digitalizzazione, e lo scopo ultimo del progetto Mercury, afferma Roberto Tomasi, Amministratore delegato di Autostrade per l’Italia, è la “creazione di un nuovo ecosistema focalizzato sulla mobilità, la sicurezza e un controllato impatto ambientale”.
I primi tratti autostradali interessati dall’iniziativa Intelligent Roads sono sulla A1: i primi 52 chilometri di strada cablati sono sul tratto compreso tra Firenze Sud e Firenze Nord, da sempre in cima ai bollettini del traffico, e sul nodo urbano a quattro corsie di Bologna. Seguiranno “una prossima implementazione sulle tratte autostradali liguri per circa 50 chilometri” e la trasformazione in Smart Road di ben 90 chilometri di tracciato sulla Variante di Valico.