• 2 Novembre 2024 11:32

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Lo stadio della Roma si farà a Pietralata. Forse

Lug 7, 2022

AGI – Si rompono gli indugi sul nuovo stadio della Roma. C’è, infatti, l’intesa tra Campidoglio e club giallorosso sulla presentazione di uno studio di fattibilità per la costruzione dell’impianto sportivo nell’area comunale nella zona di Pietralata, nella periferia nord-est della Capitale.

Il nuovo stadio “dovrà rappresentare un volano per la riqualificazione sostenibile e senza aggravi urbanistici del quartiere e, più in generale, per lo sviluppo della Capitale” scrivono in una nota congiunta, la società calcistica e il Comune capitolino. La zona prescelta, Pietralata appunto, si trova dietro alla stazione Tiburtina e non lontano dall’ospedale Sandro Pertini.

L’As Roma presenterà il progetto al Campidoglio nelle prossime settimane. Intanto, “l’iniziale esame urbanistico svolto sull’area individuata da As Roma non ha messo in evidenza elementi ostativi alla presentazione” dello studio di fattibilità che “dovrà essere attentamente valutato da Roma Capitale secondo l’iter amministrativo disciplinato dalla cosiddetta legge stadi”.

La società giallorossa acquistata nell’agosto del 2020 dall’imprenditore statunitense Thomas Daniel Friedkin è quindi al lavoro per ‘disegnare’ il nuovo stadio (tra cui forma e struttura interna). La capienza potrebbe essere compresa tra i 55 e i 60 mila spettatori, e l’obiettivo del club sarebbe quello di realizzare l’impianto entro il 2026.

La questione dei parcheggi

Per quanto riguarda i parcheggi, l’idea di partenza – ‘non ufficiale’ ma ancora da mettere nero su bianco nel progetto da presentare al Comune – è di realizzarli nella superficie al confine con la ferrovia. L’area da riservare ai mezzi privati – sono cifre indicative da modulare poi rispetto all’effettivo numero di spettatori – andrebbe da 70 mila fino a 124 mila metri quadrati: da 7 mila a quasi 10 mila posti per le moto; fra i duemila e i cinquemila per le auto e una trentina di parcheggi per i bus.

I trasporti pubblici

Per quanto riguarda il trasporto pubblico il nuovo stadio, se il progetto andrà in porto, sarà non troppo distante dalla metro B (fermata Quintiliani) e nei pressi della stazione Tiburtina dove fermano – oltre all’Alta velocità – i treni regionali compresi i convogli da Fiumicino aeroporto.

Il quartiere

Per quanto riguarda il quartiere, nello studio di fattibilità che sarà presentato al Campidoglio, non e’ prevista la costruzione di nuovi centri commerciali o alberghi. Il tutto sarà incentrato, insomma, sul progetto sportivo e ‘logistico’. Proprio l’accesso allo stadio – con ogni probabilità – sarà uno dei nodi più importanti da risolvere e definire nell’iter amministrativo (ci vorranno mesi per arrivarne a capo) appena partito.

Tiburtina come ‘snodo’ dei mezzi pubblici (treni e bus su gomma) ma anche tra i fulcri di un sistema di trasporto pubblico che, almeno fino a ora, non è all’altezza di una grande capitale europea. Poi c’è la mobilità privata: intorno all’area di Pietralata scorre l’autostrada per l’Aquila, la A24, (uscite di Fiorentini e Togliatti) oltre alla la tangenziale est (tracciato nuovo e vecchio).

La stessa via di Pietralata collega via Nomentana con via Tiburtina. Il tutto però con l’incognita traffico – ora una certezza – e tra mesi con la speranza (flebile) che si allenti la morsa. Il percorso verso il nuovo stadio della Roma è stato a ostacoli. L’ultima tappa risale a un anno fa quando l’assemblea Capitolina approvò la revoca del pubblico interesse al progetto dell’impianto a Tor di Valle. Tutto da rifare (dopo anni di pratiche). E ora si parte con un nuovo progetto. 

AGI – Si rompono gli indugi sul nuovo stadio della Roma. C’è, infatti, l’intesa tra Campidoglio e club giallorosso sulla presentazione di uno studio di fattibilità per la costruzione dell’impianto sportivo nell’area comunale nella zona di Pietralata, nella periferia nord-est della Capitale.
Il nuovo stadio “dovrà rappresentare un volano per la riqualificazione sostenibile e senza aggravi urbanistici del quartiere e, più in generale, per lo sviluppo della Capitale” scrivono in una nota congiunta, la società calcistica e il Comune capitolino. La zona prescelta, Pietralata appunto, si trova dietro alla stazione Tiburtina e non lontano dall’ospedale Sandro Pertini.
L’As Roma presenterà il progetto al Campidoglio nelle prossime settimane. Intanto, “l’iniziale esame urbanistico svolto sull’area individuata da As Roma non ha messo in evidenza elementi ostativi alla presentazione” dello studio di fattibilità che “dovrà essere attentamente valutato da Roma Capitale secondo l’iter amministrativo disciplinato dalla cosiddetta legge stadi”.
La società giallorossa acquistata nell’agosto del 2020 dall’imprenditore statunitense Thomas Daniel Friedkin è quindi al lavoro per ‘disegnare’ il nuovo stadio (tra cui forma e struttura interna). La capienza potrebbe essere compresa tra i 55 e i 60 mila spettatori, e l’obiettivo del club sarebbe quello di realizzare l’impianto entro il 2026.
La questione dei parcheggi
Per quanto riguarda i parcheggi, l’idea di partenza – ‘non ufficiale’ ma ancora da mettere nero su bianco nel progetto da presentare al Comune – è di realizzarli nella superficie al confine con la ferrovia. L’area da riservare ai mezzi privati – sono cifre indicative da modulare poi rispetto all’effettivo numero di spettatori – andrebbe da 70 mila fino a 124 mila metri quadrati: da 7 mila a quasi 10 mila posti per le moto; fra i duemila e i cinquemila per le auto e una trentina di parcheggi per i bus.
I trasporti pubblici
Per quanto riguarda il trasporto pubblico il nuovo stadio, se il progetto andrà in porto, sarà non troppo distante dalla metro B (fermata Quintiliani) e nei pressi della stazione Tiburtina dove fermano – oltre all’Alta velocità – i treni regionali compresi i convogli da Fiumicino aeroporto.
Il quartiere
Per quanto riguarda il quartiere, nello studio di fattibilità che sarà presentato al Campidoglio, non e’ prevista la costruzione di nuovi centri commerciali o alberghi. Il tutto sarà incentrato, insomma, sul progetto sportivo e ‘logistico’. Proprio l’accesso allo stadio – con ogni probabilità – sarà uno dei nodi più importanti da risolvere e definire nell’iter amministrativo (ci vorranno mesi per arrivarne a capo) appena partito.
Tiburtina come ‘snodo’ dei mezzi pubblici (treni e bus su gomma) ma anche tra i fulcri di un sistema di trasporto pubblico che, almeno fino a ora, non è all’altezza di una grande capitale europea. Poi c’è la mobilità privata: intorno all’area di Pietralata scorre l’autostrada per l’Aquila, la A24, (uscite di Fiorentini e Togliatti) oltre alla la tangenziale est (tracciato nuovo e vecchio).
La stessa via di Pietralata collega via Nomentana con via Tiburtina. Il tutto però con l’incognita traffico – ora una certezza – e tra mesi con la speranza (flebile) che si allenti la morsa. Il percorso verso il nuovo stadio della Roma è stato a ostacoli. L’ultima tappa risale a un anno fa quando l’assemblea Capitolina approvò la revoca del pubblico interesse al progetto dell’impianto a Tor di Valle. Tutto da rifare (dopo anni di pratiche). E ora si parte con un nuovo progetto. 

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