AGI – Il momento è delicato, cruciale, le prossime 2 settimane faranno la differenza sul raccolto della prossima vendemmia in Franciacorta. Questione di giorni: se pioverà bene, benissimo, i grappoli si svilupperanno e si otterrà una buona resa.
Altrimenti “è realistico pensare che almeno il 20-30%” della raccolta dell’uva mancherà. A spiegare all’AGI cosa sta avvenendo in Franciacorta in questo periodo di grave siccità è uno dei viticoltori storici di questa terra fortunata che si nutre degli umori di lago e monti, Fabio Lantieri, titolare dell’omonima cantina di famiglia, Lantieri de Paratico, pluripremiata nel mondo.
“Fino a questo momento ce la siamo cavata, perché qualche sporadica pioggia c’è stata. E le viti non sono ancora in sofferenza”. Ma c’è un grosso punto interrogativo sul prossimo futuro.
“Manca più di un mese alla vendemmia – che tra l’altro potrebbe iniziare già il 10 agosto, almeno una decina di giorni prima rispetto all’anno passato, proprio per il forte caldo che sta facendo maturare prima l’uva – e a questo punto sarebbe molto importante che piovesse: questa è la fase in cui nell’uva inizia la trasformazione zuccherina, si gonfia per poi rilasciare il mosto che servirà per il vino”.
Insomma “dobbiamo proprio sperare nella pioggia. Di certo, d’ora in avanti anche per noi la siccità rischia di pregiudicare la quantità e la qualità della vendemmia”.
Senza precipitazioni che può succedere? “Se non pioverà nelle prossime due settimane sicuramente qualche problema lo avremo. E’ verosimile un calo fino anche al 30% della resa, perché il momento in cui i grappoli si gonfiano è questo”. E a guardare le previsioni meteo, “c’è molta preoccupazione – ammette – . Questi sono i giorni chiave”.
Fabio Lantieri, di un’antica famiglia bresciana che vanta radici franciacortine che risalgono a più di mille anni or sono, questa situazione non la vedeva da tempo.
Il clima mite della zona ha sempre permesso annate abbastanza buone che hanno consentito all’azienda di produrre, con i suoi 21 ettari di vigne, 2 mila quintali di uva all’anno, che si traducono in 150-170 mila bottiglie di Franciacorta. Tutte bio, e sul medagliere.
La bottiglia di punta di Lantieri, l’Arcadia, una versione extra brut di Franciacorta si è aggiudicata la medaglia d’oro al prestigioso The Champagne & Sparkling Wine World Championships.
Il concorso ideato da Tom Stevenson, esperto mondiale di vini effervescenti, ha assegnato alla storica cantina di Capriolo altre 3 medaglie d’oro per i Franciacorta Cuvèe Brut NV, Extra Brut e Cuvèe Brut Magnum. Un risultato che rinnova i fasti dell’anno precedente quando il Cuvèe Brut NV Magnum era stato proclamato da Stevenson «World Champion».
Bollicine “mondiali” e una curiosità: nell’imponente castello dell’XI secolo, dei Lantieri, a Paratico, al confine con il lago d’Iseo, la storia narra sia stato ospitato Dante Alighieri che, ispirato dal paesaggio, avrebbe scritto alcuni versi del Purgatorio. Nel ‘500 poi la famiglia si trasferì a Capriolo, dove si è perpetuata la tradizione vitivinicola e ha oggi sede l’azienda.