AGI – Otto anni per tentato omicidio a Carlo Testa, 51 anni, e 2 anni e 3 mesi per detenzione illecita di una pistola clandestina ed esplosione in aria di più colpi d’arma da fuoco a Islam Abdel Karim, 32 anni, alias del rapper Kappa 24K.
Sono le condanne inflitte dal gup, Tiziana Gueli, ai due imputati coinvolti nella sparatoria del 8 gennaio avvenuta in piazza Monte Falterona a Milano.
Le pene sono inferiori da quelle richieste dal pm, Stefano Civardi, in quanto il giudice ha escluso sia per Testa, difeso dall’avvocato Niccolò Vecchioni, che per Abdel Karim, difeso dall’avvocato Robert Ranieli, l’aggravante dei futili motivi.
Stando alle indagini della Squadra mobile, nel pomeriggio dell’8 gennaio due fazioni rivali di rapper si erano fronteggiate in una rissa per questioni legate a contratti discografici.
Da un lato, quelli del collettivo Refreel 24K, e dall’altro quelli del gruppo di piazza Prealpi.
Poco dopo le 20.30, il secondo gruppo che aveva avuto la peggio nel primo confronto, insieme al pregiudicato Carlo Testa, era arrivato in piazza Monte Falterona per vendicarsi di quanto accaduto poche ore prima.
Nell’agguato, Testa aveva esploso, mancandolo, alcuni colpi in direzione di Kappa 24K.
Due dei proiettili esplosi ad altezza uomo avevano pero’ colpito alla gamba un passante di 26 anni, che nulla centrava con la faida.
Il rapper, secondo l’accusa, aveva risposto sparando alcuni colpi in aria con un’altra arma che avrebbe sottratto a Testa nel primo confronto.