• 7 Febbraio 2025 1:00

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Martinenghi è il primo italiano a vincere l’oro mondiale nei 100 rana

Giu 19, 2022

AGI – Nicolò Martinenghi, 22 anni di Varese, bronzo olimpico, tesserato per il Circolo Canottieri Aniene, con l’oro mondiale conquistato nei 100 rana nelle acque della Duna Arena di Budapest, è il primo italiano ad essersi laureato campione iridato della specialità.

In 19 edizioni, ovvero da Belgrado 1973, l’Italia nei 100 rana era salita solo quattro volte sul podio senza mai vincere l’oro: Gianni Minervini, argento nel 1986 a Madrid e bronzo nel 1991 a Perth, Domenico Fioravanti, argento nel 2001 a Fukuoka, e Fabio Scozzoli argento nel 2011 a Shanghai.

Soprannominato ‘Tete’, il 22enne varesino dell’Aniene dal bronzo olimpico dello scorso anno, oggi è salito sul tetto del mondo. Nelle acque della ‘Duna Arena’ di Budapest dove si stanno svolgendo i Campionati mondiali, Martinenghi si è messo al collo una splendida medaglia d’oro.

Nicolò è il primo azzurro ad essersi laureato campione iridato nella rana. L’italiano succede nell’albo d’oro a Sir Adam Peaty che si era imposto dall’edizione di Kazan 2015.

Martinenghi ha colto l’oro e centrato il nuovo primato italiano con 58”28 toccando davanti all’olandese Arno Kamminga, vicecampione olimpico ed europeo, autore di 58”62 e allo statunitense Nic Fink (58”65). Nelle 18 edizioni precedenti, ovvero da Belgrado 1973, l’Italia nei 100 rana era salita quattro volte sul podio: Gianni Minervini, argento nel 1986 a Madrid e bronzo nel 1991 a Perth, Domenico Fioravanti, argento nel 2001 a Fukuoka, e Fabio Scozzoli argento nel 2011 a Shanghai.

Decisiva la testa

“La testa, concentrazione e la determinazione sono state risolutive per il successo, sono molto contento anche se mi aspettavo qualcosa in meno a livello cronometrico: è un’emozione allucinante”. Sono le parole di Nicolò Martinenghi, neo campione del mondo dei 100 rana poco prima della cerimonia di premiazione.

“Era la mia prima finale individuale mondiale, sono riuscito a mettere la mano davanti ed è esaltante, sono molto contento di aver messo in pratica tutto quello che ho imparato in questi anni”, ha detto il nuotatore varesino allenato sin dagli inizia della carriera da Marco Pedoja.

AGI – Nicolò Martinenghi, 22 anni di Varese, bronzo olimpico, tesserato per il Circolo Canottieri Aniene, con l’oro mondiale conquistato nei 100 rana nelle acque della Duna Arena di Budapest, è il primo italiano ad essersi laureato campione iridato della specialità.
In 19 edizioni, ovvero da Belgrado 1973, l’Italia nei 100 rana era salita solo quattro volte sul podio senza mai vincere l’oro: Gianni Minervini, argento nel 1986 a Madrid e bronzo nel 1991 a Perth, Domenico Fioravanti, argento nel 2001 a Fukuoka, e Fabio Scozzoli argento nel 2011 a Shanghai.
Soprannominato ‘Tete’, il 22enne varesino dell’Aniene dal bronzo olimpico dello scorso anno, oggi è salito sul tetto del mondo. Nelle acque della ‘Duna Arena’ di Budapest dove si stanno svolgendo i Campionati mondiali, Martinenghi si è messo al collo una splendida medaglia d’oro.
Nicolò è il primo azzurro ad essersi laureato campione iridato nella rana. L’italiano succede nell’albo d’oro a Sir Adam Peaty che si era imposto dall’edizione di Kazan 2015.
Martinenghi ha colto l’oro e centrato il nuovo primato italiano con 58”28 toccando davanti all’olandese Arno Kamminga, vicecampione olimpico ed europeo, autore di 58”62 e allo statunitense Nic Fink (58”65). Nelle 18 edizioni precedenti, ovvero da Belgrado 1973, l’Italia nei 100 rana era salita quattro volte sul podio: Gianni Minervini, argento nel 1986 a Madrid e bronzo nel 1991 a Perth, Domenico Fioravanti, argento nel 2001 a Fukuoka, e Fabio Scozzoli argento nel 2011 a Shanghai.
Decisiva la testa
“La testa, concentrazione e la determinazione sono state risolutive per il successo, sono molto contento anche se mi aspettavo qualcosa in meno a livello cronometrico: è un’emozione allucinante”. Sono le parole di Nicolò Martinenghi, neo campione del mondo dei 100 rana poco prima della cerimonia di premiazione.
“Era la mia prima finale individuale mondiale, sono riuscito a mettere la mano davanti ed è esaltante, sono molto contento di aver messo in pratica tutto quello che ho imparato in questi anni”, ha detto il nuotatore varesino allenato sin dagli inizia della carriera da Marco Pedoja.

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