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Mercato auto: l’Italia è la peggiore d’Europa

Giu 18, 2022

Che il mercato auto sia in affanno non è un mistero. La crisi dura da parecchio tempo ormai, ma gli ultimi dati relativi alle vendite in Europa parlano chiaro: non ci sono ancora segni di ripresa. E fra i principali mercati europei più in difficoltà, c’è proprio quello italiano, che vanta un triste primato registrato nei passati cinque mesi fra gennaio e lo scorso maggio 2022.

Il mercato auto è ancora in difficoltà

Dura ormai da tempo la crisi di un settore come quello dell’auto atterrato dalla crisi dei chip, dalle difficoltà relative alla transizione energetica e, di recente, dall’instabilità di mercato dovuta alla guerra fra Russia e Ucraina. Sono problemi, questi, che non si ripercuotono soltanto sul settore automobilistico, chiaro, ma è qui che sono alquanto evidenti, come dimostrano per l’ennesima volta i dati ACEA (acronimo di European Automobile Manufacturers’ Association) appena pubblicati e relativi al mese di maggio 2022.

Nei Paesi UE, EFTA e nel Regno Unito la situazione è quella già accennata: una crisi netta che sussiste già da prima dello scoppio della pandemia, ma accentuatasi proprio a partire da quest’ultima. Le parole del Centro Studi Promotor: “Mentre nelle massime istanze istituzionali dell’Unione Europea si continua a discutere delle magnifiche sorti dell’auto elettrica nessuno è in grado di prevedere quando e come verrà superata la gravissima crisi che si è abbattuta sul mercato dell’auto italiano ed europeo con la pandemia e con tutte le altre sciagurate vicende che l’hanno seguita tra cui, in primis, la mancanza di componenti indispensabili per la produzione di auto”, fra cui giocano un ruolo di primo piano i semiconduttori.

I numeri della crisi del mercato italiano ed europeo

I dati dell’associazione dei costruttori europei (ACEA) parlano chiaro: lo scorso maggio 2022 sono state immatricolate 948.149 auto, il 12,5% in meno rispetto al maggio 2021, addirittura in calo del 34,3% rispetto allo stesso mede del 2019. Allargando un po’ l’orizzonte la situazione non cambia, anzi peggiora: da gennaio 2022 le auto venture nei Paesi UE, EFTA e nel Regno Unite sono state complessivamente 4.531.598, il 12,9% in meno rispetto allo stesso periodo del 2021, percentuale che tocca un -34,7% considerando il 2019. Numeri che allarmano dunque, allarmano anche gli analisti internazionali che stimano che quest’anno il mercato europeo possa scendere sotto i 10 milioni di auto vendute, che significherebbe una perdita del 7,4% rispetto al 2021, ma soprattutto un calo di circa un terzo rispetto al periodo pre-pandemia.

Tra i cinque mercati principali, come anticipato, chi registra la crisi peggiore è proprio l’Italia, con un -23,9% nel periodo fra gennaio e maggio 2022. Le perdite potrebbero essere superiori se il conflitto in Ucraina dovesse prolungarsi e se il rallentamento della catena degli approvvigionamenti dovesse peggiore, precisa l’UNRAE. Urgono dunque oggi più che mai dei provvedimenti, delle misure per rilanciare un settore in netto affanno, come dichiara il presidente del Centro Studi Promotor Gian Primo Quagliano: “sarebbe molto opportuno che le autorità di Bruxelles, così attente alla mobilità del futuro oltre che all’ambiente, adottassero o suggerissero agli Stati membri provvedimenti per rilanciare oggi il mercato dell’auto che è al collasso e che vede già volumi di immatricolazioni insufficienti per garantire la normale sostituzione dei veicoli giunti a fine vita e ciò con grave pregiudizio per l’ambiente e per la sicurezza della circolazione”. Attendiamo sviluppi, con la speranza di un prossimo cambio di tendenza.

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