Una settimana fa, Arianna Drago ha deciso di rompere il silenzio. E ha scritto un lungo post su Facebook per denunciare i gruppi che raccolgono foto di ragazze normalissime, che le ritraggono in viso, alle loro festa di laurea o intente a fare shopping, rubate da utenti maniaci e messe alla merc di uomini altrettanto maniaci, costellate di commenti che inneggiano allo stupro e all’umiliazione delle stesse. La denuncia riguarda sia gli iscritti a questi gruppi (dove, sottolinea lei, alcune persone hanno riconosciuto loro conoscenti, parenti o fidanzate), sia Facebook e le sue policies, incapaci di tutelare la violenza vera, quando invece battagliano o bannano nomi finti e immagini politicamente scorrette. Chiss in quale di queste categorie rientrava il post di Arianna (ripreso dal direttore del Tg La7 Enrico Mentana e all’origine di una mobilitazione da parte delle utenti italiane di Facebook), che dopo alcuni giorni dalla pubblicazione sparito. Facendo intervenire la presidente della Camera Laura Boldrini, che sempre sul social network ha pubblicato un post di denuncia: Arianna mi ha evidenziato una cosa gravissima: una parte del suo post di denuncia stato OSCURATO da Facebook perch non rispettava gli standard della comunit .