• 23 Settembre 2024 18:33

Corriere NET

Succede nel Mondo, accade qui!

Rincari Frecciarossa, l’ira dei pendolari della Campania: “Intervenga il governo”

Gen 19, 2017

«Non siamo disposti a sborsare 70 euro al mese in più. Questi aumenti rivelano che Trenitalia vuole danneggiare la sua fonte di guadagno più cospicua. Daremo battaglia». Trenitalia, i pendolari campani del Frecciarossa protestano all’indomani dell’annuncio degli aumenti sugli abbonamenti per l’Alta velocità. Sono duemila gli utenti che viaggiano abitualmente sulla tratta Napoli-Roma: è partito il tam tam anche sui social, e preparano agitazioni per le prossime settimane. Intanto ieri i deputati Pd Marco Di Lello, Valeria Valente, Leonardo Impegno e la segretaria regionale del Pd campano Assunta Tartaglione hanno presentato un’interrogazione parlamentare.

Trenitalia si difende: «Abbiamo confermato gli abbonamenti – afferma Barbara Morgante, ad Trenitalia – e li abbiamo differenziati. L’obiettivo è offrire un servizio migliore a tutti. Ricordo che l’abbonamento non può contare su contributi pubblici e deve contribuire alla sostenibilità economica del servizio offerto». «Sono sconcertato – afferma Fabio Massimo, ingegnere romano, lavora in un’azienda aeronautica a Nola, ogni giorno fa 400 chilometri in treno da Roma a Napoli. Spendo 500 euro al mese di viaggio, sono costretto a pagare anche un garage al corso Meridionale. E ora dovrò fare l’abbonamento per 5 giorni, non più per una settimana come ho fatto finora. Costa troppo».

Oggi si può viaggiare 7 giorni su 7 a 356 euro. Con le nuove tariffe, in vigore da febbraio, costerà 481 euro, ben 125 euro in più al mese. Per chi viaggia per lavoro, dal lunedì al venerdì, l’aumento è di 70 euro al mese. Un rincaro del 35 per cento, più contenuti gli aumenti sulla Roma-Caserta, pari al 37,4 per cento. «Siamo praticamente costretti a pagare – protesta Alessandro Biamonte, portavoce comitato pendolari Trenitalia Campania – per un lavoratore oggi 70 euro non sono certo pochi. Per ora ci aspettiamo una risposta istituzionale, dalla società e dal ministero dei trasporti Graziano Delrio che abbiamo sollecitato. Ci stiamo già organizzando per una protesta».

Trenitalia ha previsto anche abbonamenti a tariffe agevolate. «Trenitalia non eccepisca che è stata introdotta una fascia tariffaria agevolata dalle 9 alle 17 – conclude Biamonte – si tratta di una vera e propria beffa, impraticabile per un lavoratore che deve osservare ben altri orari». Si viaggia alle 6,30-7 del mattino e si rientra alle 19. Impiegati, insegnanti, professionisti. Tutti con lo stesso incubo, perdere il

treno. «Gli aumenti sono stati comunicati il 17 gennaio ed entrano in vigore nemmeno 20 giorni dopo, lo trovo scorretto» si lamenta Alessia Fiordellisi, 33 anni, praticante avvocato a Napoli con marito e casa a Roma, stipendio ridotto. «Misure sconcertanti – dichiara Antonio Di Gennaro, Assoutenti Napoli – solleciteremo società e e ministero». «Siamo pronti a far scattare le denunce» conclude Rosario Stornaiuolo, Federconsumatori Campania.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. Guarda la Policy

The cookie settings on this website are set to "allow cookies" to give you the best browsing experience possible. If you continue to use this website without changing your cookie settings or you click "Accept" below then you are consenting to this.

Close