AGI – Dieci tappe per oltre 900 km tra mare, montagne, colline e città d’arte. Il Giro Donne 2022 prenderà il via da Cagliari, giovedì 30 giugno, e si concluderà a Padova, domenica 10 luglio. Attraverserà 5 regioni: Sardegna, Emilia Romagna, Lombardia, Trentino Alto Adige e Veneto. Nell’edizione numero 33 della corsa a tappe si confronteranno 144 atlete delle migliori 24 squadre al mondo.
Si parte in Sardegna con una cronometro individuale di 4,7 km a Cagliari (30 giugno), per poi proseguire lungo la costa orientale dell’isola, prima con una tappa ondulata di 117,3 km da Villasimius a Tortolì (1°luglio) e poi con una tappa per velociste lunga 112,7 km da Dorgali (Cala Gonone) a Olbia (2 luglio). Dopo un giorno di pausa, si riprende il 4 luglio in Emilia Romagna con una tappa ondulata di 120,9 km, con Cesena come punto di partenza e di arrivo, con 3 Gran Premi della Montagna; poi si prosegue il 5 luglio con una tappa per velociste di 123,4 km da Carpi a Reggio Emilia, che tocca anche le colline alle pendici degli Appennini. Per le seguenti due sfide si passa poi in Lombardia: la prima è una tappa di 114,7 km che vedrà le squadre partire dalle sponde del Lago d’Iseo nel comune di Sarnico, passando per Bergamo Alta e arrivando poi in centro città (6 luglio); mentre la seconda metterà alla prova la resistenza delle cicliste con un percorso impegnativo di 113,2 km che inizia nel comune di Prevalle a quota 190 metri, entra poi nella città di Brescia e risale le Alpi fino ad arrivare a Passo del Maniva a oltre 1.600 metri di quota, punto più alto toccato da questa edizione. Le successivedue sfide si svolgeranno invece nella Provincia Autonoma di Trento: la prima vedrà una tappa ondulata di 92,2 km risalire il fiume Adigeda Rovereto ad Aldeno (8 luglio) e la seconda passare da San Michele all’Adige a San Lorenzo Dorsino, proprio sulle pendici orientali delle Dolomiti di Brenta, per un’impegnativo percorso in salita lungo 112,8 km che passa anche dalla Cima Coppi di quest’edizione, Passo Daone, a 1.291 metri (9 luglio). Gran finale il 10 luglio in Veneto con partenza da Abano Terme e, attraverso i Colli Euganei di foscoliana memoria, arrivo a Prato della Valle a Padova, dopo un percorso di 90,8 km che valorizzerà soprattutto le doti delle velociste e decreterà la Maglia Rosa del Giro Donne 2022.
Nel corso della competizione sportiva verranno premiate le atlete che ogni giorno avranno conquistato le 5 maglie del Giro: Rosa (alla prima classificata della classifica generale individuale a tempi), Ciclamino (alla prima classificata della classifica generale individuale a punti), Verde (alla prima classificata dei GPM – classifica della montagna), Bianca (alla prima classificata della classifica generale individuale a tempi Giovani), Azzurra (alla migliore italiana prima classificata nella classifica generale individuale a tempi). “Il meritato ritorno nell’UCI Women’s World Tour del Giro Donne è un risultato internazionale importante che premia prima di tutto l’alta qualità sportiva delle atlete in competizione”, ha dichiarato Roberto Ruini, fondatore di PMG Sport e direttore generale del Giro Donne.
AGI – Dieci tappe per oltre 900 km tra mare, montagne, colline e città d’arte. Il Giro Donne 2022 prenderà il via da Cagliari, giovedì 30 giugno, e si concluderà a Padova, domenica 10 luglio. Attraverserà 5 regioni: Sardegna, Emilia Romagna, Lombardia, Trentino Alto Adige e Veneto. Nell’edizione numero 33 della corsa a tappe si confronteranno 144 atlete delle migliori 24 squadre al mondo.
Si parte in Sardegna con una cronometro individuale di 4,7 km a Cagliari (30 giugno), per poi proseguire lungo la costa orientale dell’isola, prima con una tappa ondulata di 117,3 km da Villasimius a Tortolì (1°luglio) e poi con una tappa per velociste lunga 112,7 km da Dorgali (Cala Gonone) a Olbia (2 luglio). Dopo un giorno di pausa, si riprende il 4 luglio in Emilia Romagna con una tappa ondulata di 120,9 km, con Cesena come punto di partenza e di arrivo, con 3 Gran Premi della Montagna; poi si prosegue il 5 luglio con una tappa per velociste di 123,4 km da Carpi a Reggio Emilia, che tocca anche le colline alle pendici degli Appennini. Per le seguenti due sfide si passa poi in Lombardia: la prima è una tappa di 114,7 km che vedrà le squadre partire dalle sponde del Lago d’Iseo nel comune di Sarnico, passando per Bergamo Alta e arrivando poi in centro città (6 luglio); mentre la seconda metterà alla prova la resistenza delle cicliste con un percorso impegnativo di 113,2 km che inizia nel comune di Prevalle a quota 190 metri, entra poi nella città di Brescia e risale le Alpi fino ad arrivare a Passo del Maniva a oltre 1.600 metri di quota, punto più alto toccato da questa edizione. Le successivedue sfide si svolgeranno invece nella Provincia Autonoma di Trento: la prima vedrà una tappa ondulata di 92,2 km risalire il fiume Adigeda Rovereto ad Aldeno (8 luglio) e la seconda passare da San Michele all’Adige a San Lorenzo Dorsino, proprio sulle pendici orientali delle Dolomiti di Brenta, per un’impegnativo percorso in salita lungo 112,8 km che passa anche dalla Cima Coppi di quest’edizione, Passo Daone, a 1.291 metri (9 luglio). Gran finale il 10 luglio in Veneto con partenza da Abano Terme e, attraverso i Colli Euganei di foscoliana memoria, arrivo a Prato della Valle a Padova, dopo un percorso di 90,8 km che valorizzerà soprattutto le doti delle velociste e decreterà la Maglia Rosa del Giro Donne 2022.
Nel corso della competizione sportiva verranno premiate le atlete che ogni giorno avranno conquistato le 5 maglie del Giro: Rosa (alla prima classificata della classifica generale individuale a tempi), Ciclamino (alla prima classificata della classifica generale individuale a punti), Verde (alla prima classificata dei GPM – classifica della montagna), Bianca (alla prima classificata della classifica generale individuale a tempi Giovani), Azzurra (alla migliore italiana prima classificata nella classifica generale individuale a tempi). “Il meritato ritorno nell’UCI Women’s World Tour del Giro Donne è un risultato internazionale importante che premia prima di tutto l’alta qualità sportiva delle atlete in competizione”, ha dichiarato Roberto Ruini, fondatore di PMG Sport e direttore generale del Giro Donne.