Stiamo vivendo una situazione che pare quasi surreale, il prezzo della benzina e del diesel è andato alle stelle. I costi per fare il pieno di carburante per le famiglie italiane sono diventati insostenibili. E non solo per loro, ne risentono ovviamente parecchio anche le aziende.
Proprio nei giorni scorsi abbiamo visto la protesta dei camionisti e delle imprese di autotrasporti, che sono passati a dover pagare dai precedenti 300 euro agli attuali 1.200 euro per un pieno di benzina del camion. È assurdo e limitante per chi vuole continuare a lavorare, ma non riesce a far fronte a questi aumenti dei costi. E non è tutto, perché oltre alla benzina e al diesel, gli italiani stanno vivendo un altro dramma: quello del caro bollette. Tutte le utenze sono aumentate in maniera esponenziale, il gas e la corrente sono saliti alle stelle.
Caro metano auto: la petizione
A tutti i problemi dichiarati sinora, purtroppo si aggiunge anche quello del caro metano. Anche in questo caso i prezzi si sono alzati moltissimo, tanto che le associazioni di settore hanno deciso di ‘proteggere’ i consumatori e di lanciare un’iniziativa per la loro salvaguardia. Federmetano e Assogasmetano quindi hanno dato il via ad una petizione online per convincere il Governo a prendere delle decisioni a riguardo e tutelare il settore del gas naturale per autotrazione.
Tra i temi del momento c’è anche l’aumento del costo del gas naturale, che colpisce senza sosta il settore del metano per autotrazione, a partire dallo scorso mese di ottobre. Assogasmetano e Federmetano si sono uniti per fare una richiesta importante al Governo, ovvero ridurre l’IVA dal 22% al 5% anche per il metano a uso autotrazione (che per gli altri usi di gas industriale e civile è già stata accordata). Non è tutto: la petizione ha un altro fine, quello di richiedere un credito d’imposta alle aziende di trasporto che fanno uso dei veicoli a gas naturale.
Ricordiamo inoltre che il 30% del metano distribuito è biometano, ovvero di origine rinnovabile, ed è quindi molto importante e utile per l’ambiente, aiuta a limitare le emissioni inquinanti.
Come sostenere un settore in crisi
I provvedimenti richiesti da Assogasmetano e Federmetano sono volti ad un solo obiettivo, ovvero quello di aiutare un settore di cui fanno parte più di un milione di veicoli a gas naturale circolanti sul territorio nazionale. In particolare parliamo di più di 2.000 camion a CNG (gas naturale compresso), 3.800 a LNG (gas naturale liquefatto) e 5.000 autobus, per non contare le 1.500 stazioni di rifornimento, di cui 110 di LNG, e un totale di 20.000 persone circa, che lavorano nel comparto del metano per autotrazione.
La nota ufficiale di Federmetano e Assogasmetano riporta le seguenti parole: “Da mesi automobilisti e autotrasportatori sono stati messi in ginocchio, nella totale indifferenza da parte del Governo. Per non parlare delle aziende di trasporto pubblico locale, già alle prese con le difficoltà della pandemia e che, al centro di un impegnativo programma di rinnovo delle flotte, hanno scelto il metano per i nuovi mezzi”. Per questo motivo le associazioni di categoria hanno lanciato la petizione online.