Tempi difficili per il motore Diesel. Dopo quanto accaduto a Volkswagen, e dopo la recente notizia di ieri in cui si veniva a conoscenza chel’EPA aveva avviato un’indagine sulle auto a gasolio di FCA commercializzate negli USA – oltre 100.000 unità del marchio Jeep sarebbero coinvolte – ora è Renault a finire sotto la lente d’ingrandimento.
Secondo quanto riportato dalla Reuters, la magistratura di Parigi ha aperto un’indagine sul costruttore per aver truccato le emissioni dei motori ad accensione spontanea. Sono ora tre i magistrati chiamati a verificare la necessità o meno di un processo al marchio della Regié.
L’indagine è nata dopo i primi rilevamenti della DGCCRF, la direzione generale per la concorrenza e repressione delle frodi, ed è stata promossa direttamente dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, il quale si è mosso a seguito dei primi test dell’associazione ambientalista Duh.
Renault ha prontamente diffuso un comunicato stampa, nel quale rigetta ogni possibile accusa. «Confermiamo il rispetto della normativa francese ed europea: i nostri veicoli sono e sono sempre stati omologati secondo la legge e non montano software fraudolenti in grado di influenzare i sistemi anti-inquinamento.» si legge nella nota diramata dal costruttore.
La Borsa ha prontamente risentito di questa notizia. Il titolo Renault ha perso 4 punti nella mattinata.