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Sesto Fiorentino, la notte dei migranti nelle tende: “Ora trovateci un altro posto”

Gen 12, 2017

Le valigie sono accatastate in un angolo, vicino ai due tendoni della protezione civile in cui i migranti hanno trascorso la notte. Al risveglio la paura è per il gelo e la pioggia, prevista per oggi. Sotto le grosse coperte ci sono circa 80 persone, per lo più uomini: somali, eritrei, etiopi che viveva da un anno nel capannone abbandonato dell’ex mobilificio Aiazzone di Sesto Fiorentino trasformato in un rifugio e dove ieri sera, poco dopo le 22, è scoppiato un incendio. Forse per un corto circuito, dicono gli occupanti che ora aspettano nel piazzale riparandosi dal freddo con le coperte. Forse per una stufa: le cause sono ancora da accertare.

Quel che è certo è che nel rogo ha perso la vita un migrante di 44 anni, somalo, trovato a terra dai vigili del fuoco in una delle tante tanze ricavate nel capannone. Era intossicato dal fumo denso e già privo di sensi. Il bilancio parla anche di tre feriti e due intossicati. Tutti gli altri erano riusciti ad uscire dal capannone prima dell’arrivo dei soccorsi.

La notte, dopo la fine dell’intervento dei vigili del fuoco alle 2, è trascorsa al freddo. Un po’ ammassati nei tendoni bianchi. Vicino alle tende una cucina da campo, con i panettoni per la colazione. Il Comune di Sesto Fiorentino si sta impegnando per trovare un altro posto, un altro riparo. Prima del capannone abbandonato i migranti vivevano in un’occupazione in via Slataper, a Firenze, terminata oltre un anno fa.

Dopo lo sgombero il trasferimento all’Osmannoro, nella zona industriale di Sesto Fiorentino.

Il capannone era stato così diviso con il cartongesso in tante stanze. Un anno fa, nel gennaio 2016, le forze dell’ordine erano intervenuto per un sgombero ordinato dal prefetto. All’interno c’erano 150 persone tra migranti, richiedenti asilo e qualche famiglia di italiani. Ci fu una sassaiola, poi le proteste con la gente sdraiata in strada. In quell’occasione fu tagliata l’energia elettrica. Ora il capannone è stato posto sotto sequestro.

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