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Libia, riapre l’ambasciata italiana. Intesa Roma-Tripoli su lotta a scafisti

Gen 9, 2017

Riapre l’ambasciata italiana a Tripoli. Lo riferiscono fonti della Farnesina spiegando che domani previsto che l’ambasciatore designato presenti le sue credenziali al governo libico. L’ambasciata italiana, aggiungono le stesse fonti, sar la prima ad operare in modo continuativo nella capitale libica. Il nuovo ambasciatore italiano a Tripoli sar Giuseppe Perrone. E presenter le credenziali al nuovo Governo di unit nazionale presieduto da Fayez al Sarraj dopo i lavori di messa in sicurezza della nostra rappresentanza diplomatica.

Dopo due anni ritorna ambasciatore italiano a Tripoli. Grande gesto di amicizia verso popolo libico. Ora pi controlli su partenze migranti.

Angelino Alfano(angealfa)

Minniti a Tripoli: intesa contro trafficanti

La notizia arriva nel giorno della visita a Tripoli del ministro dell’Interno Marco Minniti, che ha incontrato il presidente del consiglio presidenziale Fayez Mustafa Al Serraj, il ministro degli Esteri, M. Siyala e i membri del consiglio presidenziale, A. Maitig e A. Kajman. Una serie di faccia a faccia istituzionali che ha consentito la messa a punto di un progetto di memorandum d’intesa per rafforzare la cooperazione tra Italia e Libia contro l’immigrazione illegale e il traffico di esseri umani. La missione in Libia, informa il Viminale, stata l’occasione per l’avvio di una nuova fase di cooperazione tra i due Paesi, soprattutto con riferimento al settore migratorio, cos come alla lotta alle organizzazioni criminali che sfruttano i migranti.

Impegno congiunto contro immigrazione illegale

Nel corso dell’incontro, stato ribadito il sostegno pieno dell’Italia al governo di accordo nazionale e al ruolo della Libia nel contrasto al terrorismo sia a livello regionale che nazionale, in particolare nella regione mediterranea. Da entrambe le parti sono stati sottolineati i progressi compiuti nel campo della cooperazione bilaterale tra i due Paesi in materia di sicurezza ed stata ribadita la volont di andare avanti nel rafforzamento e approfondimento della cooperazione in questo campo. stato quindi espresso l’impegno congiunto a lottare contro l’immigrazione illegale e il traffico di esseri umani ed stata approfondita la questione della lotta all’immigrazione clandestina e del traffico di esseri umani sulle quali stato concordato un progetto di memorandum d’intesa per l’esame congiunto in preparazione della sua approvazione. Tale memorandum – viene sottolineato – rappresenta un progetto nazionale nel settore della sicurezza per rafforzare la cooperazione tra i due Paesi nel campo della sicurezza congiunta, del contrasto al terrorismo e del traffico di esseri umani.

Inoltre, Minniti e Al Serraj hanno confermato l’impegno di affrontare insieme i problemi dei due Paesi come il contrabbando in tutte le sue forme e la protezione dei confini con particolare riferimento ai confini del sud della Libia. L’Italia gi prima della rivoluzione anti Gheddafi del 2011 aveva raggiunto un accordo per la consegna alla Libia di almeno dieci motovedette. Di queste quattro si trovano nel porto tunisino di Biserta ma necessitano di manutenzione straordinaria, le altre quattro sono in Italia, in un cantiere dell’Adriatico. La linea del Governo italiano di aiutare le autorit libiche ma per la consegna delle unit attendere il momento in cui anche militari italiani ed europei potranno salire a bordo per addestrare la guardia costiera libica, quindi non prima di marzo. Un altro grande problema per il governo di Serraj quello che riguarda il controllo delle frontiere terrestri del Sud. Proprio di ieri la notizia che il Ciad ha chiuso la frontiera con la Libia per una potenziale e grave minaccia di infiltrazione terrorista dichiarando le aree di confine zone di operazione militari.

Il responsabile del Viminale si era recato il 4 gennaio a Malta, dopo il viaggio a Tunisi. Tutti i Paesi debbono unirsi per cercare di trovare una soluzione comune all’immigrazione stata la dichiarazione congiunta finale del ministro dell’Interno e dell’omologo maltese, Carmelo Abela. La crisi migratoria e il potenziamento della sicurezza interna dell’Ue erano stati i punti principali dell’agenda del summit tra il neo ministro dell’Interno italiano e quello maltese.

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