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Chi sono i nuovi beati (oltre a Papa Luciani)

Ott 14, 2021

AGI – Giovanni Paolo I sarà beato. Durante l’Udienza concessa al cardinale Marcello Semeraro, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, Papa Francesco ha autorizzato la medesima Congregazione a promulgare i Decreti riguardante il “miracolo attribuito all’intercessione del Venerabile Servo di Dio Giovanni Paolo I (Albino Luciani)”

Il miracolo riconosciuto si tratta della guarigione avvenuta il 23 luglio 2011 a Buenos Aires, di una bambina undicenne affetta, riferisce il dicastero, da “grave encefalopatia infiammatoria acuta, stato di male epilettico refrattario maligno, shock settico” e ormai in fin di vita: il quadro clinico era molto grave, caratterizzato da numerose crisi epilettiche giornaliere e da uno stato settico da broncopolmonite. L’iniziativa di invocare Papa Luciani era stata presa dal parroco della parrocchia a cui apparteneva l’ospedale, al quale era molto devoto.

Il Pontefice veneto, che regnò 33 giorni nel 1978, è dunque ormai prossimo alla beatificazione e ora si attende soltanto di conoscerne la data, che sarà stabilita da Francesco. 

Oltre a Papa Luciani, oggi Francesco ha autorizzato a promulgare i decreti che riguardano altri 3 nuovi Beati e 4 Venerabili per la Chiesa. Si tratta della suora colombiana Maria Berenice Duque Hencker e due missionari, vissuti nel 1600, che difesero gli indigeni in Argentina: Pietro Ortiz de Zarate, sacerdote diocesano, e Giovanni Antonio Solinas, sacerdote professo della Compagnia di Gesù, entrambi uccisi in odio alla fede il 27 ottobre 1683 a Valle del Zenta (Argentina).

I due preti erano in quella zona insieme a 18 laici, tra di loro anche alcuni indios convertiti, e vennero colpiti dagli aborigeni appartenenti alle tribù di Tobas e Mocovies, dopo aver appena celebrato la Messa. Sui loro corpi segni di violenza e di tortura. Riguardo al martirio formale ex parte persecutoris, molte tribù erano in lotta tra loro e i missionari, che portavano il messaggio di pace del Vangelo, si trovarono al centro di tali contrasti. L’odium fidei fu la motivazione prevalente dell’agire dei carnefici.

Pietro Ortiz de Zarate

Pietro Ortiz de Zarate era nato il 29 giugno 1626 a San Salvador de Jujuy (Argentina), in una famiglia di origine basca, a 17 anni si sposò con una donna benestante ed ebbe due figli. Dopo la morte della moglie, seguì la vocazione al sacerdozio, venne ordinato nel 1657. La sua vita fu segnata da un’intensa attività apostolica tra gli indigeni, dall’impegno nella preghiera, dall’attenzione al culto divino e alla musica sacra e per l’amministrazione dei sacramenti ai poveri e ai malati.

Giovanni Antonio Solinas

Giovanni Antonio Solinas era nato a Oliena, in provincia di Nuoro e nel 1663 entrò nella Compagnia di Gesù. Dopo il noviziato trascorso a Cagliari, emise la professione religiosa il 16 giugno 1665. Nei primi mesi del 1672 manifestò ai superiori la vocazione missionaria, orientata verso gli aborigeni americani. Il suo primo campo di apostolato fu nella Reducciòn di Itapùa (Paraguay), dove si distinse per lo zelo apostolico e la carità verso i nativi. Nel 1683 venne destinato alla missione del Chaco, insieme al Servo di Dio Pietro Ortiz de Zarate con il quale condivise la morte.

Maria Berenice Duque Hencker

Era colombiana suor Maria Berenice Duque Hencker, nata il 14 agosto 1898 a Salamina. La sua vita religiosa iniziò nella Congregazione delle Suore Domenicane della Presentazione e poi con il permesso dell’arcivescovo di Medellìn, il 14 maggio 1943, pose le basi della Congregazione delle Suore dell’Annunciazione, diventandone superiora.

Al 2004 risale il miracolo attribuito alla sua intercessione e riguardante un giovane colombiano che in gravi condizioni di salute ricevette in ospedale una medaglia di Madre Maria Berenice e un’immaginetta con la preghiera.

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