Questo Salone non s’ha da fare. C’è poco da scherzare, c’è un velo di amarezza e tristezza sulla scoperta che quella del 2022 sarà la terza edizione consecutiva del Salone di Ginevra che verrà annullata, è incredibile. Eppure sino a fine agosto/inizio settembre sembrava che tutto volgesse per il meglio.
E invece no, nonostante il 60% degli spazi erano già stati affittati e un altro 30% era riservato, come aveva fatto sapere l’organizzazione della manifestazione, oggi dobbiamo rassegnarci all’idea di non vedere nemmeno l’edizione 2022 della kermesse svizzera. Quali sono le principali motivazioni? Sicuramente la crisi dei semiconduttori e le restrizioni negli spostamenti tra regioni.
La nuova emergenza di cui abbiamo tanto parlato, quella della carenza dei microchip indispensabili per la produzione dei veicoli moderni, ha bloccato tutto. La manifestazione non può che essere annullata, per la terza volta consecutiva. La Fondazione che organizza l’evento ci tiene a sottolineare che è ‘solo’ uno slittamento, ma purtroppo non cambia molto. Il Salone a febbraio 2022 non ci sarà.
Una decisione tanto sofferta, che però è stata presa “nell’interesse delle Case automobilistiche e degli appassionati di auto”. I produttori infatti purtroppo stanno vivendo una situazione di difficoltà, con tutte le conseguenze portate dalla pandemia di Coronavirus, le chiusure, i lockdown. Oltretutto, la scarsa disponibilità di semiconduttori sta diventando un problema serissimo, dalle fabbriche non escono auto nuove, e le consegne sono in ritardo.
È una crisi che rischia di costare 190 miliardi di euro di fatturato, oltre a 7 milioni di auto prodotte in meno. Per quanto riguarda gli appassionati del settore, purtroppo le restrizioni agli spostamenti esistono ancora, e rendono difficile ogni viaggio e ogni evento. Il Salone di Ginevra avrebbe dovuto aprire le sue porte al pubblico dal 19 al 27 febbraio 2022, e fino a poco più di un mese fa l’organizzazione aveva fatto sapere che, tra posti già affittati e altri riservati, il 90% dello spazio espositivo era occupato, nonostante la decisione di non accettare moto.
Ma ora tutto è crollato. Maurice Turrettini, presidente del Comité permanent du Salon International de l’Automobile, ha dichiarato: “Nonostante tutti i nostri sforzi, dobbiamo affrontare i fatti e la realtà: la situazione pandemica non è sotto controllo e si presenta come una grande minaccia per un grande evento indoor come il GIMS. Ma vediamo questa decisione come un rinvio, piuttosto che una cancellazione. Sono fiducioso che il Salone Internazionale dell’Automobile di Ginevra tornerà più forte che mai nel 2023”.