• 22 Ottobre 2024 22:49

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Il caso degli insulti razzisti contro Koulibaly a Firenze

Ott 4, 2021

AGI – Un nuovo caso di razzismo scuote il calcio italiano dopo gli insulti contro i giocatori del Napoli al Franchi. La Procura federale ha aperto un’indagine sulle espressioni di matrice razzista rivolte da tifosi della Fiorentina al difensore azzurro Kalidou Koulibaly al termine della partita vinta dai partenopei.

La Procura federale indaga

La Procura ha già acquisito i referti dei propri ispettori e ascoltato il calciatore. Saranno compiuti ulteriori atti istruttori acquisendo gli atti pertinenti dalla Questura di Firenze. Le immagini e gli audio, potrebbero permettere di identificare gli autori delle offese per i quali scatterebbe il daspo con il conseguente divieto di accesso a tutte le manifestazioni sportive.

Gli insulti

Nel mirino delle becere offese erano finiti anche il centrocampista Frank Anguissa e l’attaccante Victor Osimhen. “Scimmia di m… Mi hanno chiamato così. Questi soggetti non c’entrano con lo sport. Vanno identificati e tenuti fuori dagli stadi: per sempre”, ha denunciato Koulibaly.

Il 30enne difensore senegalese già in passato era stato al centro di casi analoghi, come nel dicembre 2018 quando fu espulso a Milano contro l’Inter dopo essersi innervosito per gli ululati piovuti dagli spalti. A Firenze ha risposto a un tifoso in modo minaccioso: “Vieni qui a dirmelo in faccia”.

Le scuse viola

Il caso ha suscitato immediate reazioni: la Fiorentina “si è fermamente dissociata dai cori e le offese razziste”. Il direttore generale della Fiorentina, Joe Barone, informato dell’accaduto, ha chiesto scusa al giocatore a fine gara esprimendogli la vicinanza della società. Anche il Milan è intervenuto con un tweet per ribadire che “non ci deve essere spazio per il razzismo”: “Continuiamo a combattere uniti, a sostegno dell’uguaglianza sociale e dell’inclusione”.

La condanna

“Victor, Andrè-Frank, Kalidou: a nome di Firenze vi chiedo scusa”, ha twittato il sindaco del capoluogo toscano, Dario Nardella, “negli stadi non c’è posto per l’ignoranza e la stupidità“. “Koulibaly è un grande campione, chi lo ha insultato è un piccolo meschino: Firenze condanna il razzismo da sempre. E per sempre”, ha scritto su Facebook il leader di Italia Viva, Matteo Renzi.

“Assistere a queste situazioni sembra un paradosso: la società di oggi non ammette piu’ differenze e questi idioti fanno ridere, sono puerili”, ha commentato l’ex ct della Nazionale, Roberto Donadoni, ai microfoni di ‘Radio Anch’io Sport’.

AGI – Un nuovo caso di razzismo scuote il calcio italiano dopo gli insulti contro i giocatori del Napoli al Franchi. La Procura federale ha aperto un’indagine sulle espressioni di matrice razzista rivolte da tifosi della Fiorentina al difensore azzurro Kalidou Koulibaly al termine della partita vinta dai partenopei.
La Procura federale indaga
La Procura ha già acquisito i referti dei propri ispettori e ascoltato il calciatore. Saranno compiuti ulteriori atti istruttori acquisendo gli atti pertinenti dalla Questura di Firenze. Le immagini e gli audio, potrebbero permettere di identificare gli autori delle offese per i quali scatterebbe il daspo con il conseguente divieto di accesso a tutte le manifestazioni sportive.
Gli insulti
Nel mirino delle becere offese erano finiti anche il centrocampista Frank Anguissa e l’attaccante Victor Osimhen. “Scimmia di m… Mi hanno chiamato così. Questi soggetti non c’entrano con lo sport. Vanno identificati e tenuti fuori dagli stadi: per sempre”, ha denunciato Koulibaly.
Il 30enne difensore senegalese già in passato era stato al centro di casi analoghi, come nel dicembre 2018 quando fu espulso a Milano contro l’Inter dopo essersi innervosito per gli ululati piovuti dagli spalti. A Firenze ha risposto a un tifoso in modo minaccioso: “Vieni qui a dirmelo in faccia”.
Le scuse viola
Il caso ha suscitato immediate reazioni: la Fiorentina “si è fermamente dissociata dai cori e le offese razziste”. Il direttore generale della Fiorentina, Joe Barone, informato dell’accaduto, ha chiesto scusa al giocatore a fine gara esprimendogli la vicinanza della società. Anche il Milan è intervenuto con un tweet per ribadire che “non ci deve essere spazio per il razzismo”: “Continuiamo a combattere uniti, a sostegno dell’uguaglianza sociale e dell’inclusione”.
La condanna
“Victor, Andrè-Frank, Kalidou: a nome di Firenze vi chiedo scusa”, ha twittato il sindaco del capoluogo toscano, Dario Nardella, “negli stadi non c’è posto per l’ignoranza e la stupidità”. “Koulibaly è un grande campione, chi lo ha insultato è un piccolo meschino: Firenze condanna il razzismo da sempre. E per sempre”, ha scritto su Facebook il leader di Italia Viva, Matteo Renzi.
“Assistere a queste situazioni sembra un paradosso: la società di oggi non ammette piu’ differenze e questi idioti fanno ridere, sono puerili”, ha commentato l’ex ct della Nazionale, Roberto Donadoni, ai microfoni di ‘Radio Anch’io Sport’.

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