Takata potrebbe trovarsi a dover corrispondere oltre un miliardo di dollari di risarcimenti per gli airbag difettosi montati su auto statunitensi. Se l’azienda nipponica dovesse ammettere la propria responsabilità, dovrà concordare con il Dipartimento di Giustizia l’ammontare degli indennizzi. La cifra di un miliardo di dollari è stata calcolata dagli analisti del Wall Street Journal.
Stando a quanto riportato da Reuters, l’accordo potrebbe essere raggiunto prima che Donald Trump si insedi alla Casa Bianca, il 20 gennaio prossimo. I tecnici giapponesi potrebbero aver occultato delle informazioni sui propri airbag all’ente nazionale statunitense per la sicurezza stradale, Nhtsa, nascondendo il reale pericolo rappresentato dagli airbag.
La mescola chimica usata per il gonfiaggio dell’airbag Takata può esplodere con forza eccessiva a seguito di un’esposizione prolungata al caldo; questo difetto ha causato almeno 16 morti nel mondo – la maggior parte di quali negli Stati Uniti – e oltre 150 feriti. Diversi costruttori sono stati costretti a richiamare le proprie vetture dotate di airbag Takata: tra questi, Audi, Ferrari, McLaren e Tesla.