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Strage in funivia: dal cavo spezzato ai freni, gli interrogativi sulle cause

Mag 24, 2021

AGI – Aggiornato alle ore 08.40

Un’inchiesta per omicidio colposo e lesioni è stata aperta dalla Procura di Verbania per capire cosa sia successo sulla funivia del Mottatore.  L’impianto, revisionato nel 2016, era stato riaperto ieri, ma a 100 metri dalla vetta un cavo si è spezzato. Nella caduta sono morte 14 persone. Nove corpi sono stati ritrovati all’interno del relitto della cabina mentre altri cadaveri sono stati trovati all’esterno. 

Resta in condizioni gravi il bimbo di 5 anni, unico superstite di una famiglia israeliana. E’ al momento ricoverato nel reparto rianimazione dell’ospedale Regina Margherita di Torino. E’ intubato e sedato. Ieri e’ stato sottoposto ad un intervento chirurgico per la riduzione delle fratture. Non ce l’ha fatta, invece, l’altro bambino, che era stato trasportato d’urgenza nello stesso ospedale.  

Le vittime sono cinque israeliani, due dei quali residenti a Pavia, un iraniano e sei italiani: una giovane di Belvedere Marittimo (Cosenza) e residente a Diamante (Cosenza), una donna e due uomini di Varese; un uomo e una donna residenti a Castel San Giovanni (Piacenza).

Istituita una commissione ispettiva

Il Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti ha istituito una commissione ispettiva con il compito di “individuare le cause tecniche e organizzative” che hanno provocato il gravissimo incidente. La Commissione di esperti, presieduta da Gabriele Malavasi, dovrà redigere una relazione dettagliata da presentare al Ministro sulle cause tecniche e organizzative che hanno provocato l’incidente. Tutto ciò si aggiunge agli accertamenti della Direzione Generale per le Investigazioni Ferroviarie e Marittime – DGFEMA, organismo investigativo indipendente previsto dalla normativa europea, che ha avviato un’inchiesta.

Il cordoglio di Mattarella e Draghi

“Esprimo alle famiglie colpite e alle comunità in lutto la partecipazione di tutta l’Italia”, ha dichiarato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. “Il tragico incidente alla funivia Stresa-Mottarone suscita profondo dolore per le vittime e grande apprensione per quanti stanno lottando in queste ore per la vita”, ha aggiunbto.

“Ho appreso con profondo dolore la notizia del tragico incidente della funivia Stresa-Mottarone. Esprimo il cordoglio di tutto il Governo alle famiglie delle vittime, con un pensiero particolare rivolto ai bimbi rimasti gravemente feriti e ai loro familiari” ha dichiarato il Presidente del Consiglio, Mario Draghi.

La Funivia del Mottarone è stata chiusa nel 2014 per garantirne una revisione generale, il 13 agosto 2016 è stata riaperta. La manutenzione straordinaria ha previsto una serie di interventi tra cui la sostituzione dei motori, dei quadri elettrici, dell’apparato elettronico, dei trasformatori.

+++ Tragedia sulla funivia Stresa Mottarone sul Lago Maggiore. Cede la fune dell’impianto, una cabina con 11 passeggeri precipita nel vuoto. Almeno cinque le vittime. +++ @TgrRai #ioseguotgr pic.twitter.com/yEmgyJFpc8

— Tgr Rai Piemonte (@TgrRaiPiemonte)
May 23, 2021

È stata eseguita anche una magnetoscopia sulle funi, una sorta di esame ai raggi x per verificarne la tenuta. Le cabine sono state smontate, ricondizionate e rimontate con impianto acustico e videocamera di sorveglianza a bordo. I lavori di revisione tecnica dell’impianto sono costati 4 milioni e 400 mila euro, finanziati dalla Regione Piemonte, dal Comune di Stresa, e dalla società di gestione.

#Verbania #23maggio, caduta una cabina della funivia che collega Stresa-Alpino-Mottarone. Risultano persone decedute, il bilancio è provvisorio. Squadre #vigilidelfuoco al lavoro. Sul posto l’elicottero del reparto volo di Varese [13:50 #23maggio] pic.twitter.com/y4SnbDNNjz

— Vigili del Fuoco (@emergenzavvf)
May 23, 2021

Inaugurata nel 1970, dopo una progettazione durata quasi un decennio: l’impianto fu pensato per sostituire la vecchia ferrovia a cremagliera che, realizzata nel 1911, da Stresa saliva sulla vetta. La funivia dal Piazzale Lido, dalla frazione Carciano di Stresa, in riva al lago di fronte all’Isola Bella, la funivia con un tragitto della durata di 20 minuti, raggiunge quota 1491 metri. 

“Un dramma terribile, ho già parlato con il prefetto e la direttrice dei Vigili del Fuoco e la Protezione Civile. Stiamo cercando di comprendere quanto è accaduto, ma è un dramma veramente terribile”, ha detto il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, interpellato dall’AGI.

Il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti: “Sono colpito e profondamente addolorato per la tragedia della funivia Stresa-Mottarone. Una montagna che mi è familiare e che oggi è lo scenario di un evento terribile: sono vicino alle famiglie delle vittime e prego, in particolare, per la salvezza dei due bambini che ora sono in ospedale”.

“Impianto assolutamente sicuro”

 “L’impianto era assolutamente sicuro, era stata fatta la revisione generale, quindi un ciclo di manutenzione completo ma effettivamente qualcosa è accaduto. Ora bisognerà capire cosa realmente è successo, fare ipotesi oggi non va bene per il rispetto alle vittime a alle persone eventuali responsabili”.

Così all’AGI, Valeria Ghezzi, presidente di Anef, l’Associazione Nazionale Esercenti Impianti a Fune in merito alla tragedia sul Mottarone (Verbania) dove si è staccata una cabina della funivia causando il decesso di 9 persone e 3 codici rossi. 

La procura dispone il sequestro dell’impianto

Il procuratore di Verbania Olimpia Bossi ha disposto il sequestro dell’impianto della funivia del Mottarone. La procura indaga per omicidio colposo plurimo e lesioni colpose. “Dobbiamo verificare – ha detto il magistrato – anche la possibilità che sia verificabile anche il reato di attentato alla sicurezza dei trasporti, anche in base alla natura pubblica o meno dell’impianto”.  “L’intera area è stata posta sotto sequestro – ha riferito  – e saranno incaricati dei periti tecnici per accertare le cause dell’incidente”.

L’azienda: a disposizione per individuare le cause

L’azienda Leitner di Vipiteno in Alto Adige, leader nella costruzione di impianti a fune e di gatti della neve, si è detta “a completa disposizione per individuare al più presto le cause” della tragedia. Lo apprende l’AGI dal presidente di Leitner, Anton Seeber che conferma: “La revisione dell’intero impianto è stata realizzata nell’agosto del 2016”. Come spiega Leitner, dal 2016 “ogni anno a novembre si sono succeduti con regolarità i controlli alle funi e sempre con esito positivo” aggiungendo che “nell’impianto di Stresa-Mottarone, Leitner ha in carico la manutenzione straordinaria e quella ordinaria mentre i controlli giornalieri e settimanali di esercizio fanno capo alla società di gestione Ferrovie del Mottarone”. 

Il tecnico: “Escludo un guasto elettrico”

“Mi sento di escludere che causa della tragedia sul Mottarone sia da ricercare in un guasto elettrico”, dice all’AGI il tecnico elettronico specializzato nella costruzione di impianti di risalita del comprensorio sciistico del Civetta nelle Dolomiti Bellunesi. “Dal punto della sicurezza impiantistica, ovvero impianto elettrico dell’intero impianto di risalita, a monte, a valle, dentro la cabina e sui piloni, mi sento di garantire che non possono esserci problematiche che portano ad incidenti come quello di oggi. La sicurezza viaggia su due canali, ovvero una serie di micro – interruttori di relè e logica digitale che operano in autonomia e non può essere che entrambi siano entrati in guasto nello stesso momento”.

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