AGI – “Ad oggi la strategia del “rischio ragionato” sembra funzionare: agli effetti delle restrizioni stanno gradualmente subentrando quelli dei vaccini, “assorbendo” l’impatto delle riaperture graduali sulla curva epidemiologica. Tuttavia, in questa fase della campagna vaccinale non bisogna limitarsi a rincorrere i numeri con l’obiettivo primario di non lasciare “dosi in frigo”, ma è prioritario vaccinare rapidamente il maggior numero possibile di over 60 e fragili”.
Lo sostiene Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, commentando i dati che emergono dal monitoraggio indipendente del Covid-19 riferito all’ultima settimana. “Solo questa strategia – chiarisce Cartabellotta – potrà minimizzare l’impatto ospedaliero della ripresa della circolazione del virus, visto che il testing & tracing, già abbandonato da tempo, viene di fatto anche “scoraggiato” dal nuovo sistema per assegnare i colori alle Regioni. Un sistema fortemente condizionato dall’incidenza dei casi che, senza definire alcuna soglia minima di testing, ripropone quanto già visto nella primavera 2020: ovvero, meno tamponi, meno casi”.
Le analisi dei numeri nella settimana 12-18 maggio 2021, rispetto ai sette giorni precedenti, certificano una diminuzione di nuovi casi di contagio (43.795 contro 63.409) e dei decessi (1.215 contro 1.544). In calo anche i casi attualmente positivi (315.308 rispetto a 363.859), il numero delle persone in isolamento domiciliare (302.080-346.866), i ricoveri con sintomi (11.539-14.937) e le terapie intensive (1.689-2.056).
VARIAZIONE NELL’ULTIMA SETTIMANA
- Decessi: 1.215 (-21,3%)
- Terapia intensiva: -367 (-17,9%)
- Ricoverati con sintomi: -3.398 (-22,7%)
- Isolamento domiciliare: -44.786 (-12,9%)
- Nuovi casi: 43.795 (-30,9%)
- Casi attualmente positivi: -48.551 (-13,3%)
“Continua la riduzione dei nuovi casi settimanali – spiega Cartabellotta – che dimostra come gli effetti ottenuti grazie a sei settimane di restrizioni stiano lasciando gradualmente il posto ai primi risultati della campagna vaccinale. Si rileva tuttavia una riduzione dei tamponi (-15% di persone testate rispetto alla settimana precedente), segno di un allentamento dell’attività di testing”.
Tutte le Regioni confermano un trend in riduzione. “Ancor più netta – afferma Renata Gili, responsabile della ricerca sui servizi sanitari di Gimbe – la riduzione della pressione ospedaliera che riflette l’effetto dei vaccini sulle categorie più a rischio”.
Tutte le Regioni rimangono sotto le soglie di allerta sia per l’area medica che per le terapie intensive, con una media nazionale al 19% per entrambe. “Gli ingressi in terapia intensiva – aggiunge Marco Mosti, direttore operativo della Fondazione – sono in linea con la riduzione progressiva dei posti letto occupati: la media mobile a 7 giorni questa settimana scende a 78 ingressi/die”.