AGI – Torna a farsi serrato, complici le buone condizioni meteo, il ritmo degli arrivi via mare di migranti: dall’1 gennaio a oggi sulle coste italiane ne sono sbarcati 12.894, il triplo rispetto ai 4.184 dello stesso periodo dell’anno scorso.
E secondo l’ultimo aggiornamento del report quotidiano online del ministero dell’Interno, dei 3.881 arrivi di maggio, più della metà (2.146) si sono concentrati negli ultimi due giorni. Tra l’1 gennaio e il 10 maggio di due anni fa gli arrivi erano stati 1.009.
Sulla base di quanto dichiarato in fase di identificazione, il 13% dei migranti sbarcati quest’anno è originario della Tunisia, il 10% della Costa d’Avorio, il 9% del Bangladesh, il 7% della Guinea, il 5% del Sudan, il 5% dell’Egitto e il 5% dell’Eritrea.
I minori stranieri non accompagnati sbarcati dall’1 gennaio al 3 maggio di quest’anno sono 1.373, a fronte dei 4.687 arrivati in tutto il 2020.
E un bambino – secondo l’Organizzazione delle migrazioni (Oim) – figura tra le cinque vittime dell’ennesimo naufragio avvenuto al largo della Libia: la barca sulla quale si trovavano si è capovolta. I sopravvissuti sono stati soccorsi dalla Guardia costiera libica, che ieri ha riportato a terra in tutto 700 persone.
Intanto si fa difficile la situazione della struttura di accogllenza di Lampedusa dove in 48 ore sono arrivati più di 2 mila migranti: molti di loro hanno dormito al porto.